Peste suina, 10 giorni per "studiare" i divieti
Il commissario piemontese: "Attendiamo istruzioni". E intanto i cinghiali...
Divieti in zona rossa, con proroghe. Ferrero (Cia): "Da noi chiusi 3 allevamenti su 4"
ALESSANDRIA – Tre allevamenti di suini su quattro, tra quelli seguiti da Cia nella zona del Tortonese e del Novese, non ce l’hanno fatta a ripartire. E’ uno degli effetti della peste suina: rientravano nella cosiddetta zona rossa, un’area che – di recente – si è ampliata, coinvolgendo altri 32 comuni, molti dei quali nella nostra provincia.
E’ da queste parti che viene prodotto il Salame Nobile del Giarolo, una delle eccellenze dell’Alessandrino. Massimiliano Ferrero, responsabile della Cia di Tortona e referente Cia per il Piemonte per le problematiche dovute alla peste suina, spiega: “Temevamo che il pregiato salume andasse a esaurimento, ma la produzione dovrebbe proseguire, pur con molte difficoltà. Diciamo che non dovrebbero esserci problemi in futuro, ammesso che nel giro di tre anni la situazione torni alla normalità”. Ovvero, che venga definitivamente mandato in archivio un “flagello” che da inizio 2022 tormenta agricoltori, allevatori ma anche bikers, camminatori, ristoratori e proprietari di agriturismi…
Peste suina, 10 giorni per "studiare" i divieti
Il commissario piemontese: "Attendiamo istruzioni". E intanto i cinghiali...
Il nuovo commissario straordinario, Vincenzo Caputo, intanto, ha fatto sapere che la soluzione più efficace è “l’eradicazione”, ovvero l’abbattimento dei cinghiali, la qual cosa ha soddisfatto non solo la Cia ma anche tutti quelli che, da tempo, chiedono provvedimenti drastici. Caputo, inoltre, ha fissato al 31 agosto la scadenza delle proroghe ai divieti in zona rossa. Significa, dunque, che fino a quella data si potranno svolgere, normalmente, sia le attività agricole che camminate ed escursioni in bicicletta sulle strade bianche.