‘Liquid’: le opere di Edoardo Gagliotti fra arte contemporanea e modernità liquida
Fino al 28 maggio, presso il Ridotto del Teatro Civico di Tortona, l'esposizione ispirata alla teoria sociologica di Bauman
L’arte contemporanea è una fucina di significati e significazioni che si aggregano fra loro in una maniera sempre personale, legata all’ispirazione dell’artista, ovvero di chi crea, il cui punto di vista fonde, rielabora e realizza le influenze sociali e quotidiane che scandiscono il presente. Ne è un esempio ‘Liquid‘, seconda esposizione personale di Edoardo Gagliotti, che sta animando in queste settimane – e sino al 28 maggio – il Ridotto del Teatro Civico di Tortona.
Modernità liquida e ispirazione
Il titolo del percorso espositivo non è casuale, rimanda a un testo fondamentale di Zygmunt Bauman, Vita Liquida, che Edoardo Gagliotti ha prima letto e, poi, trasfigurato attraverso le sue opere; si tratta di una teoria sociologica che ha fortemente caratterizzato l’interpretazione del nostro tempo, parole chiave come modernità liquida sono la metafora ben nota di un mondo imploso nelle dinamiche del capitalismo e dell’incertezza delle relazioni, analisi e narrazione di una vulnerabilità che si esprime attraverso linguaggi differenti.
Quello di Edoardo è il linguaggio dell’arte: “Quello di Bauman è un testo che ha fortemente ispirato la realizzazione delle opere esposte, ho voluto esplorarne il senso, sono lavori che hanno coperto un arco temporale che va da gennaio ad aprile, in questi ultimi mesi l’idea alla base è sempre stata l’importanza che hanno le relazioni fra le persone e quali significati queste possono assumere” spiega l’artista.
L’intento è il risveglio delle sensazioni, la possibilità di coglierne un’interpretazione stratificata, che di fronte all’osservazione di un quadro è sempre personale e unica, legata al particolare vissuto di ognuno: “Lo scopo è quello di far riflettere l’osservatore sull’incertezza che ci circonda, in modo da visualizzare un percorso tra la realtà e la nostra visone della società” prosegue Edoardo.
La mostra è suddivisa in due parti differenti ma complementari fra loro: “La prima simboleggia la decadenza della realtà che siamo abituati a vivere giornalmente, la seconda invece, crea un ambiente di riflessione austero, quasi monacale, nel quale immergersi per cercare di confrontarsi al meglio con se stessi. Passione e idea, poi, si amalgamano in ogni creazione” conclude.
L’interazione con le opere è dunque attuata attraverso l’intensità della singola riflessione, in un interscambio simbolico e liquido, per ricreare il senso stesso delle relazioni, talvolta misteriose, talvolta incerte, altre illuminanti.
‘Liquid’ è visitabile presso il Ridotto del Teatro Civico, in Via Ammiraglio Mirabello 3, gratuitamente tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 16 alle 19.