Tobia Rossi, un video su Costa racconta il Piemonte e l’Italia
Il giovane drammaturgo e il progetto del Piccolo Teatro di Milano
OVADA – Ventiquattro nuove voci per raccontare l’Italia. Non solo quella più conosciuta ma anche angoli più nascosti. Il progetto è stato varato dal Piccolo Teatro di Milano. Tra gli artisti chiamati in causa c’è anche Tobia Rossi che per la prima volta si è cimentato con il racconto dell’Ovadese. Il giovane drammaturgo infatti si è concentrato su Costa d’Ovada con il suo video dedicato al Piemonte.
Vicende e contesto
L’animazione di una collina che prende lentamente forma e colori. Il racconto che parte dal ricordo della nonna. «Si voleva comporre un puzzle di racconti – spiega Rossi – allo scopo di descrivere l’Italia attraverso le sue tradizioni e suggestioni. Il mio soggetto l’ho scelto pensando di partire dal presepe di Costa». Il racconto di Rossi è ascoltabile su Youtube, attraverso il canale “#Italianstories”. Le voci narranti sono quelle di Alfonso De Vreese e Lorenzo Frediani. «Quel presepe – prosegue Rossi – l’ho scoperto da adulto e ne sono rimasto affascinato». Secondo la tradizione il primo allestimento sarebbe del 1898. Dall’iniziale superficie di 27 metri quadrati l’estensione fu quasi raddoppiata con statuine di grande valore artistico. Negli ultimi anni la tradizione è stata recuperata con un lavoro imponente da parte dei volontari della frazione.
Rossi riesce in pochi minuti a ricostruire un affascinante spaccato famigliare che si interseca con le vicende e il contesto sociale nel quale si sviluppa. «Ho immaginato – prosegue – un giovane ragazzo che porta a far riparare la statua del Presepe alla vigilia di Natale. Quella non è una statuina qualsiasi ma rappresenta il volto della nonna scomparsa oramai da anni ma ricordata proprio perchè la sua immagine fa parte del presepe». Nel dialogo fra il ragazzo che arriva con la statuina e l’esercente del negozio che si impegna a rimetterla in sesto si sviluppa la storia e la tradizione dell’allestimento scelto anche dal Fai qualche anno fa per la sua particolare bellezza. «Ogni statuina – conclude Rossi – fatta artigianalmente con i visi che ricordano le persone del posto e continuano a narrare negli anni un coro di vite e storie che hanno attraversato la Comunità in un susseguirsi si ricordi e legami indissolubili».
Il progetto è stato sostenuto dal Ministero degli Affari Internazionali. L’animazione rende alla perfezione l’idea del mondo che ruota attorno alla frazione, un tempo quasi fermo nella sua tradizione.