Me.dea vs Ambra: “Non è solo questione di vocali…”
Post social dell'associazione anti-violenza alessandrina dopo le parole della show-girl dal palco del concerto dell'1 maggio
L’associazione antiviolenza alessandrina Me.dea posta sui social una “riflessione dopo le dichiarazioni di Ambra dal palco dell’1 maggio”.
“La parità – si legge – si conquista mantenendo la differenza. Che è anche nelle parole: cara Ambra, non è solo una questione di vocale, come hai provato a sottolineare approfittando del palco del Concertone del Primo Maggio. Con le tue affermazioni hai solo assecondato la richiesta del maschile istituzionale, che ha ripreso quota. Il tuo benaltrismo finisce per essere, questo sì, ‘un’arma di distrazione di massa’ e non quella ‘a’ per chiamare professioni in cui le donne ci sono sempre di più e contano, e conteranno. Perché le conquiste, definite con il nome corretto, mettono in evidenza l’ingresso in spazi prima solo degli uomini”.
Secondo Me.dea, dunque, “ciò che viene chiamato correttamente si vede, si sente ed è considerato e non resta invece in un cono d’ombra. Le donne non sono disposte a barattare una vocale per una equa e dignitosa retribuzione e un welfare adeguato. Non è un gioco, cara Ambra, è il percorso verso quell’uguaglianza che parte dal linguaggio”.