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Tra il 2018 e il 2022 attivati 30mila percorsi extracurriculari di inserimento e reinserimento lavorativo
Il 60% dei giovani neodiplomati e qualificati trova occupazione stabile in Piemonte dopo aver frequentato un tirocinio extracurriculare attivato dalla Regione. Una scommessa vinta, quella dell’assessore regionale a Lavoro e Formazione, Elena Chiorino, che ha puntato sin dall’inizio del mandato sullo sviluppo di politiche attive per il lavoro, finalizzate alla formazione mirata e alla dignità lavorativa per tutti.
I numeri parlano chiaro: tra il 2018 e il 2022 sono stati attivati quasi 30mila percorsi extracurriculari di inserimento e reinserimento lavorativo e 6 giovani su 10, tra i 6 e i 12 mesi dalla conclusione del percorso, hanno trovato occupazione a tempo indeterminato o stipulato un contratto di apprendistato, mentre per la generalità dei disoccupati o inoccupati post tirocinio il dato sfiora il 50%.
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“I tirocini rappresentano una fucina formativa per lavoratori e imprese – spiega Chiorino – Ciò che permette di superare lo stallo socio-economico di questo Paese e la crisi occupazionale sono proprio le politiche attive del lavoro, che archiviano le misure di assistenzialismo puro, generando nuovo valore e garantendo reale opportunità e dignità lavorativa per i cittadini. Formazione e inserimento mirato, attraverso azioni chirurgiche per offrire occupazione stabile e di qualità: su questo l’assessore al Lavoro ha puntato fin da subito per dare risposte serie e concrete non solo a chi è in cerca di un’occasione, ma anche alle aziende del territorio in cerca di personale altamente qualificato”.
Circa il 50% della totalità dei tirocini è seguito da un rapporto di lavoro duraturo, a tempo indeterminato o di apprendistato: questo e molti altri dati che confermano validità ed efficacia dei tirocini, sono contenuti nel rapporto curato da Regione Piemonte e Agenzia Piemonte Lavoro, appena pubblicato, che esamina l’andamento dei tirocini extracurriculari di inserimento e reinserimento lavorativo e di quelli di inclusione sociale nel periodo 2018-2022.
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In Piemonte la possibilità di avviare nuovi tirocini è stata sospesa tra marzo e maggio 2020, ma il 2021 è stato un anno di grande ripresa, con oltre 8mila percorsi attivati in più rispetto all’anno pandemico. In media, circa l’80% dei tirocini attivati ogni anno coinvolge giovani disoccupati con meno di 29 anni. Le tipologie esaminate dal rapporto comprendono: tirocini formativi e di orientamento, finalizzati ad agevolare le scelte professionali dei giovani che hanno conseguito un titolo di studio da non più di 12 mesi, mediante un’esperienza formativa a diretto contatto con il mondo del lavoro; tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro, rivolti a persone in stato di disoccupazione, anche percettori di ammortizzatori sociali, persone occupate in cerca di altra occupazione e persone disabili e svantaggiate.
Entrambe queste tipologie di tirocinio possono avere una durata compresa tra due e sei mesi. Infine, tirocini di inclusione sociale, che comprendono percorsi di orientamento, formazione e inserimento o reinserimento lavorativo finalizzati a sostenere l’inclusione sociale, l’autonomia e la riabilitazione di persone prese in carico dal servizio sociale professionale e dai servizi sanitari competenti. Questa tipologia di tirocinio si realizza sulla base di un progetto, che definisce gli obiettivi da conseguire e le modalità di attuazione.