Caso Ginepro. Confconsumatori: «Vogliono scoraggiarvi a denunciare»
Ieri l'incontro al salone del Parco del Po
La nota del presidente del comitato dei condòmini
CASALE – Il notaio casalese Massimo Cagnacci, presidente del comitato dei condomini coinvolti nel caso Ginepro, torna sulle differenze di approccio alla vicenda rispetto a Confconsumatori con una nota specifica.
«Confconsumatori invita a querelare, il Comitato invita a verificare in contraddittorio i bilanci ed i conteggi sia condominiali, sia individuali. Credo fermamente che solo con una piena e corretta conoscenza dei fatti si possa veramente far luce sulla reale situazione ed intraprendere al meglio le azioni a tutela, sia in sede civile, sia in sede penale» spiega.
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Ieri l'incontro al salone del Parco del Po
Mediazione: «Essere controparti non significa necessariamente dover agire a tutti i costi giudizialmente nell’immediato (e soprattutto senza disporre, in molti casi, delle necessarie prove). Significa, a mio avviso, contrapporre le proprie ragioni a quelle dell’avversario, difendendole con gli strumenti necessari e non perdendo mai di vista l’obiettivo finale: mi chiedo quindi quale sia l’obiettivo da conseguire, individuo la strategia migliore e la porto avanti per conseguire un risultato concreto, nel minor tempo possibile e con la minor spesa. In proposito, rammento che nel 2015 ad Alessandria successe un fatto analogo a quello che oggi ci occupa: orbene, il procedimento penale a carico dell’amministratore è tuttora in corso e solo quest’anno, a distanza di ben otto anni, è stata fissata l’udienza preliminare innanzi al Gup del Tribunale di Alessandria».
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«Concludo, rilevando che il Comitato non ostacola Confconsumatori ma semplicemente cerca di fornire informazioni e suggerisce la strategia migliore, che a nostro avviso non è quella di Confconsumatori. In proposito, tengo a ribadire la gratuità della nostra consulenza ed assistenza (e, quindi, la totale assenza di interessi mediati), al contrario di chi, invece, dietro al vessillo del riconoscimento ex articolo 137 del codice del consumo, impone oneri associativi immediati e, a quanto consta, cospicui anticipi per le azioni legali».
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