Chiarello punisce l'Alessandria. Sarà playout con il San Donato
Il Cesena vince con un uomo in meno (Corazza). La Vis Pesaro vince ed è quintultima
Chiarello indisturbato in mezzo all'area. L'attaccante, diffidato, tenuto in campo fino all'ultimo, prende il cartellino a 3' dalla fine
ALESSANDRIA – Si arrabbia Luca Liverani. E ha tutte le ragioni del mondo. Perché dopo aver tenuto in piedi la squadra con tre interventi decisivi (il quarto per evitare il raddoppio), non può accettare che un giocatore avversario sia lasciato libero di calciare indisturbato.
Un buco in cui si mescolano fisicità (inferiore), capacità di lettura dell’azione, ma anche, forse, il pensiero che in 11 contro 10 il Cesena sarebbe scomparso. “E potevamo anche vincerla“, parola di Maurizio Lauro.
Oppure perderla, come è stato, prendendo gol sugli sviluppi di una rimessa laterale. E perdendo pure Sylla, unico del reparto avanzato a non essere stato sostituito, nonostante la diffida. Ma c’è Cori “che sta bene” (dice il tecnico) e che, però, nel confuso assalto finale, fatto di palloni buttati in avanti senza un costrutto, quasi non si è notato. I risultati possono essere figli di episodi, ma anche di scelte. Quelle sbagliate possono avere ripercussioni oltre il verdetto di giornata.
Chiarello punisce l'Alessandria. Sarà playout con il San Donato
Il Cesena vince con un uomo in meno (Corazza). La Vis Pesaro vince ed è quintultima
LIVERANI – Garante: meno male che lui c’è, e se ci fosse stato anche in altre gare la classifica avrebbe potuto avere verdetti migliori. Con tre interventi salva il risultato nella prima mezzora arrembante, evita anche il raddoppio. Non ha colpe se i compagni permettono a Chiarello di prendere la mira: 6.5
BALDI – Intermittente: nel primo tempo, con Adamo, fa fatica e da un suo controllo imperfetto a centrocampo nasce una ripartenza su cui Liverani fa una delle parate importanti. Dà l’impressione di essere troppo timoroso anche nelle sovrapposizioni, eppure avrebbe gamba per provarci: 5.5
CHECCHI – Attaccante: la prima occasione da gol ce l’ha sulla testa. Basterebbe colpire con un po’ più di decisione e di forza. Però è uno che nei duelli e non si tira indietro mai e su di lui Corazza alza un po’ troppo il gomito: 6
BELLUCCI – (dal 40’st) recuperato: è il rientro dopo una lunga assenza: ng
SABBIONE – Attento: il più lucido della linea arretrata, perché sa leggere i movimenti, i tagli dentro, i cambi di passo e le chiusure sono efficaci. A Cristian Shpendi non fa quasi vedere il pallone, la sua fisicità lo aiuta anche sulle palle alte: 6.5
SINI – Esterno: in quella posizione il duello con Albertini è tra i più vivaci, anche ruvidi e accelerati. Nel finale prova anche lui a buttare palloni in avanti, ma c’è troppa confusione in area e idee poco chiare: 6
ROTA – Adattato: ormai il suo posto è nel centrocampo a tre, per il fatto di essere duttile, anche abbastanza concreto e poco incline ad arrendersi. Magari perdendo qualche pallone di troppo, ma provando a frenare, nei primi 30′, l’aggressività cesenate. Saber gli mette una mano in faccia: per l’arbitro è tutto regolare: 6
CORI – (dal 31’st) Pallido: non è questione di carnagione, certo, ma di capacità di incidere nella gara anche quando c’è da provare a pareggiarla. Se la condizione fisica è a posto, c’è da lavorare su quella tecnica: ng
"Ci mancano almeno 4 punti. Adesso saremmo salvi"
Lauro recrimina sul magro bottino con Vis Pesaro, Lucchese e Fermana. "I verdetti non si sono decisi oggi"
NICHETTI – Instancabile: come al solito si sobbarca gran parte del lavoro, non solo in fase di interdizione, ma anche di costruzione, con alcune interpretazioni corrette in mezzo, che tolgono supremazia agli ospiti. Meglio questo tipo di lavoro, che cercare conclusioni personali dalla media distanza: 6
SPERANZA – Volenteroso: tanto lavoro magari poco appariscente, ma dalla mezzora in poi anche più sostanzioso, anche se a volte un po’ ostinato nella gestione del pallone, facilitando il recupero degli avversari. In timido progresso rispetto alle ultime prestazioni: 6
GUIDETTI – (dal 25’st) Responsabile: non solo lui, perché c’è un errore collettivo nell’azione del gol, ma è l’esperto centrocampista si lascia scappare da dietro Chiarello, che così è libero di calciare: 5.5
LAMESTA – Coinvolto: ha la palla più bella per segnare e chiudere il primo tempo in vantaggio, ma questa volta il sinistro non va nell’angolino lontano. Fa soffrire Silvestri con le sue accelerazioni, ma nell’azione dello 0-1 sbaglia nel controllo di Mustacchio, che non è proprio al meglio della condizione, eppure riesce a fare l’assist: 6
GAZOUL – (dal 40’st) Subentrato: dieci minuti, ma quasi non si nota: ng
SYLLA – Mobile: di quei movimenti che possono essere imprevedibili per gli avversari, ma a volta, anche per i compagni, che non sempre lo seguono. Almeno ci prova fino alla fine: con eccesso di irruenza, a 3′ dalla fine, quando frana su Tozzo. E prende un giallo che gli farà saltare l’andata dei playout: 6
GALEANDRO – Involuto: non si capisce se è un problema di condizione o di posizione, ma come a Montevarchi produce uno sforzo sufficiente, con risultati insufficienti, troppo lontano dalla porta a parte in una occasione nel primo tempo in cui, però, non riesce a deviare: 5.5
MARTIGNAGO – (dal 40’st) Limitato: troppo poco il tempo per provare ad aiutare la squadra nella rimonta: ng