Quattordio, presidio davanti alla Ppg
Minacciati 19 licenziamenti. Ieri i colloqui sindacati-azienda, oggi lo sciopero
QUATTORDIO – Diciannove persone rischiano di perdere il lavoro. Dodici sono già state “lasciata a casa” neppure sei mesi fa. Nessuno si sogna un ritorno ai picchi di occupazione toccati ai tempi della vecchia Ivi, ma tutti sono preoccupati per il futuro di una realtà, che ora si chiama Ppg, che è stata per anni un vanto del polo industriale Quattordio-Felizzano.
E’ venerdì. Ci si trova davanti allo stabilimento che il sole non è ancora sorto. Ore 6. Inizia un presidio che continua fino alle 10.30 e che riprenderà oggi pomeriggio dalle 13 alle 15.30. Contestualmente, si sciopera. Un’astensione dal lavoro decisa ieri, dopo il vertice tra sindacati e azienda, un incontro durante il quale è stata confermata la “razionalizzazione”, che significa taglio del personale. Sono a rischio in 19, appunto.
La proprietà della Ppg è americana. Le sedi principali dell’azienda che produce vernici per il settore automobilistico sono a Milano, Caivano (Napoli) e qui a Quattordio, dove i dipendenti sono 385, a fronte dei 455 di soli quattro anni fa. Ora ci si appresta a una nuova riduzione, che dovrebbe interessare pure lo stabilimento di Milano.
Rischio esternalizzazione
Le motivazioni addotte riguardano la diminuzione del volume d’affari. “Ma si vuole anche esternalizzare l’attività negli Stati Uniti” spiega Maria Iennaco della Fitem della Cgil, che si occupa dei contratti dei chimici. Con lei, davanti ai cancelli, anche il segretario generale della Camera del lavoro di Alessandria, Franco Armosino, e Roberto Marengo della Femca Cisl.
Tutti condividono le preoccupazioni dei lavoratori, non solo per i tagli pressoché imminenti ma anche per il futuro di un’azienda simbolo, in auge quando lo era anche la Fiat.
Il presidio prosegue, con un picco di un centinaio di persone. E’ gente che vorrebbe solo poter lavorare, con qualche garanzia per l’oggi e, soprattutto, per il futuro.