Elisa Corda: «Oggi mi do da fare per diventare atleta paralimpica»
La campionessa italiana di powerlifting ha abbandonato il mondo della pesistica per avvicinarsi allo sci di fondo e al canottaggio. Il sogno? Parigi 2024
CASALE – Quand’è troppo tardi per decidere di cambiare completamente vita? Per Elisa Corda, classe 1985, non c’è di sicuro un limite massimo. Dopo un grave incidente nel 2016 che le è costato diversi mesi in ospedale e la perdita di una mano, la casalese ha deciso di buttarsi nello sport «che le ha permesso di trovare la forza per rialzarsi». Nel giro di pochi anni è diventata così campionessa italiana di powerlifting, disciplina sportiva di sollevamento pesi in squat, panca piana e stacco da terra. Ma questo per lei non rappresenta la fine di un percorso. Anzi, è stato solo l’inizio.
Oggi Elisa Corda ha iniziato un nuovo capitolo della sua storia sportiva. «A settembre 2022 ho scoperto lo sci fondo: ho cominciato a seguire i ragazzi della nazionale paralimpica da aspirante atleta ammissibile in squadra». Tra raduni e lezioni private per tutto l’inverno l’atleta ha continuato ad allenarsi. «A marzo ho affrontato il mio primo campionato nazionale a Cortina. Il sabato pomeriggio si è svolta una gara di sprint e, il giorno dopo, una 5 km. Ero l’unica donna su tutto il territorio nazionale (tra atleti con disabilità nda), ma il primo giro per me è stato traumatico. Mi sono sentita come una bambina a una corsa campestre dove sono tutti già all’arrivo».
A bordo di una canoa… anche con la paura dell’acqua
Le novità 2023 però non sono finite qui. Oltre agli allenamenti di sci di fondo, la Corda ha iniziato ad avvicinarsi ad un’altra disciplina paralimpica: il canottaggio. «Ho conosciuto questo sport un po’ per caso. Ho iniziato con alcuni allenamenti a Genova, dove ho conosciuto l’allenatore della nazionale. A inizio marzo mi sono unita a uno dei loro raduni dove ho cercato di dare il meglio di me, come potevo. Dopo tre giorni di allenamenti, quando pensavo ormai mi dicessero di darmi all’ippica, mi hanno detto ‘benvenuta in squadra’». Così Elisa è riuscita a portare a casa la prima gara, a Piediluco. Medaglia d’argento sia in barca da quattro che in doppio Pr3. Un traguardo non semplice, soprattutto per chi come lei ha paura dell’acqua. «All’inizio pensavo fosse una follia. Ho sempre avuto paura, in particolare in acque profonde, e mi è rimasta ancora a 37 anni. Ho deciso però di buttarmi in quest’esperienza e ora, grazie anche a dei corsi di nuoto mirati, sto cercando di superare le mie paure».
Attualmente infatti l’atleta ha deciso di mettere da parte il mondo della pesistica, almeno per un po’. «A luglio ho deciso di prendermi una pausa. Avrei dovuto affrontare un secondo mondiale, ma volevo provare qualcosa di diverso. E così, ho fatto un salto nel vuoto». L’idea quindi è quella di continuare tra sci di fondo e canottaggio ancora per un po’? «Voglio continuare ad esplorare queste due discipline. Il mio sogno? Per ora Parigi 2024, se tutto va bene dovrei partecipare a una qualificazione di canottaggio già a settembre, a Belgrado».