“Questa squadra deve avere tanto coraggio”
Lauro parla di "involuzione mentale, fisica e tecnica". Cori recupera, Speranza c'è, ma non dall'inizio
ALESSANDRIA – Cosa succede all’Alessandria? “C’è una involuzione, nelle ultime gare, che è prima di tutto mentale, di testa, e che diventa, inevitabilmente anche fisica e tecnica“. Lo dice Maurizio Lauro, l’allenatore, che questa involuzione dovrebbe impedirla, comunque arginarla, incidere sull’atteggiamento del gruppo.
Denunciare il problema serve, certo, “ho visto sbagliare passaggi elementari anche da giocatori che sono sempre stati riferimenti positivi“. Forse sarebbe meglio capire il perché e, pensiamo, sicuramente è stato fatto, specie dopo il disastro di Olbia, “una gara in cui il peso del risultato, il pensiero che poteva essere l’ultima opportunità per cercare la salvezza diretta, ha fatto sì che, appena preso il gol, la squadra si sia sciolta“. Però, chi dovrebbe cercare di salvarsi, con ogni mezzo, dovrebbe avere la forza di reagire anche a un gol al passivo. Se non è così, c’è da preoccuparsi, alla vigilia del confronto interno al Moccagatta con l’Ancona, domani alle 18, squadra “forte”, in corsa per la miglior posizione nei playoff, che ha il quinto miglior attacco del girone.
E, allora, che fare e a cosa puntare? “L’Alessandria deve essere più determinata, serve tanto coraggio per sfruttare al meglio le ultime tre gare“. Per prepararsi ai playout? “Per arrivare bene alle sfide salvezza, perché quel percorso per noi è ormai, di fatto, deciso. Non conta tanto la posizione di classifica con cui affronteremo gli spareggi – aggiunge Lauro – ma il modo, la condizione, in cui arriveremo a quelle partite. E questo atteggiamento, questa condizione, lo dobbiamo costruire contro l’Ancona e nelle gare successive”.
Domani può essere una gara cruciale per il destino di Lauro: lei si sente in discussione? “E’ una condizione che un allenatore deve avere sempre. E così è anche nel mio caso, soprattutto se i risultati non sono quelli che tutti vorremmo e per i quali si lavora. E’ giusto essere in discussione, io ho la responsabilità, ma non deve condizionare, e non mi condiziona”.
Pochi esterni
Dall’infermeria è uscito Cori, “che si sta allenando quasi a tempo pieno con la squadra e fa partitelle. Da valutare quanti minuti ci potrà dare. Speranza da ieri è di nuovo in gruppo, dopo il virus che lo ha messo fuori causa per Olbia e lo ha bloccato anche a inizio settimana. Non è al meglio, certo, ma è a disposizione”. Resta fuori Guidetti, mentre Lamesta è pronto.
Novità nel modulo, soprattutto nella prima delle tre gare in cui non ci sarà più minutaggio con i giovani? “Per caratteristiche dei singoli, questa è una squadra che difficilmente può avere sempre lo stesso modulo. Abbiamo meno alternative sugli esterni. Ci sono più soluzioni come centrali, a centrocampo e in attacco, ma non sulle fasce, sia alte che basse. Non avere più il minutaggio può essere un vantaggio a gara in corso, anche se, inizialmente, ci saranno sempre under”. Galeandro può tornare titolare? “E’ una opzione possibile. Alessandro è stato un po’ sacrificato perché, da under, fino ad ora è stata la soluzione per variare in attacco e chiudere con quattro under. Adesso, senza più regole per il minutaggio, c’è la possibilità di riportarlo dal 1′ “.