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Le previsioni per aprile-giugno in provincia: il dato più significativo, la crescita della redditività
I segnali di miglioramento dell’economia, nella fattispecie provinciale, sono confermati dall’indagine congiunturale di Confindustria Alessandria (trimestre aprile-giugno), presentata stamani nella sede di via Legnano. L’ottimismo degli imprenditori intervistati – in tutto 113 – è motivato dal minore impatto degli indicatori da mesi più critici, cioè il costo dell’energia, delle materie prime e della logistica. Anche se, in questo scenario di crescita, un elemento di preoccupazione c’è: è quello determinato dal rialzo dei tassi che “possono frenare gli investimenti”, come sottolinea la presidente Laura Coppo che poi fa notare “il dato forse più significativo, il miglioramento della redditività”.
Entrando nel dettaglio e nei numeri, la previsione dell’occupazione è a +14 (era +13 nell’ultimo trimestre), la produzione scende di poco, da +11 al +13 dei tre mesi precedenti, gli ordini totali passano a +15 (erano +10), gli ordini export sono a +5 (erano +7). Migliora, appunto, la previsione sulla redditività che torna in positivo, a +5 dal precedente –6. La previsione di ricorso alla cassa integrazione scende ed è formulata dal 4% degli imprenditori intervistati (erano l’8) e sono sempre in maggioranza, al 76% (erano il 68), quelli che prevedono invariata l’occupazione. La propensione ad investire è sempre alta ed è dichiarata dal 79% degli intervistati, un’altra buona notizia che conferma la vocazione agli investimenti degli industriali alessandrini. Anche il grado di utilizzo degli impianti è elevato e stabile, al 79% della capacità. Il ritardo negli incassi è segnalato dal 30% degli imprenditori (era il 22%), e ha lavoro per più di un mese l’84% degli intervistati.
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Passando ai settori produttivi, sono positive le previsioni del metalmeccanico e quelle della chimica, il comparto alimentare (che è soggetto alla stagionalità), per l’occupazione, mentre sono negativi i dati per la gomma-plastica. Anche il comparto dei servizi alle imprese ha previsioni in linea con quelle complessive: occupazione a +17 (era +4), il livello di attività a +6 (era +4), i nuovi ordini da +4 a +20, export da zero a –4, e redditività che permane positiva.
Questi andamenti, in sostanza, rispecchiano i dati regionali, ma quelli alessandrini sono migliori alle voci export, investimenti e redditività. Come spiega Beppe Monighini, dell’Ufficio studi, “i dati indicano una valutazione positiva, da inserire in uno scenario internazionale non semplice. La vera buona notizia è il raffreddamento dell’impazzimento dei prezzi, le cui previsioni di aumento scendono”. Tornando al rischio legato ai tassi, la presidente Coppo aggiunge un altro elemento, che poi è un invito al governo: “Servirebbero maggiore chiarezza e una burocrazia che incida meno sull’attività delle piccole e medie imprese”.
Imprese, le previsioni: flessione di fine anno e rischio di crescita zero
Buone notizie, per fortuna, arrivano dall'export
Dunque gli scenari di preoccupazione non sono cessati, perché se il prezzo dell’energia è ribassato, l’inflazione è ancora alta. E quello delle materie prime fa registrare ancora cifre significative e sul mercato ci sono sempre difficoltà di reperimento. Come sottolinea il Centro studi di Confindustria, “le prospettive economiche a breve termine annunciano una crescita molto fragile per l’Italia e impongono particolare attenzione sui consumi delle famiglie e sugli investimenti”.