All’Ariston, versi e vita di Marina Cvetaeva nella Russia del ‘900
La poetessa raccontata fra danza e parole da Massone, Stepanenko e Zunino
ACQUI TERME – Lunedì 3 aprile, alle 21, al Teatro Ariston di Acqui andrà in scena ‘Marina. Nemmeno io sapevo di essere un poeta – Omaggio in poesia, prosa poetica e danza alla grande poetessa russa Marina Cvetaeva’.
Una coralità tutta al femminile firma con il corpo e le parole questo spettacolo: la regia e la coreografia sono di Tatiana Stepanenko (che è anche produttrice insieme a Quizzy Teatro), protagonista sul palco insieme a Monica Massone e Giorgia Zunino.
Metafora e dramma
Come si interpreta la lacerazione poetica di una donna che del verso e della parola ne ha fatto un uso tanto ancestrale quanto evocativo? Attraverso la eco ancora struggente e potente di questa poetessa, nata in una Russia difficile, complessa, come complessa è stata la sua genesi di vita e di sentimenti. Tormento e desiderio, sono le due struggenti facce di quel riflesso che sulla pagina diventa un sibilo e un grido, ma anche una confessione, un bisogno di essere accolta, amata.
“La travolgente forza emotiva di Marina, evocata dall’interpretazione di un’attrice e di due danzatrici, viene potenziata da suggestive scene minimaliste e dalla meraviglia di capolavori musicali quali “Sarabande” di Haendel, “La follia” di Vivaldi, “Valzer n° 2” di Shostakovich e il famoso “Tango” di Schnittke» fa sapere l’organizzazione. Marina Cvetaeva, con la sua forza poetica, ha ridisegnato un importante immaginario all’interno della letteratura russa del Novecento, che riecheggia ancora oggi e che questo spettacolo intende omaggiare e restituire a pubblico e lettori.
Il pre-acquisto dei biglietti (intero 17 euro, ridotto 14) è possibile alla biglietteria del Teatro Ariston negli orari di apertura del cinema, consultabili sul sito www.aristonacqui.it.