Acqui ‘vede’ il podio, Luese Cristo sorride
I termali batto il San Domenico Savio (3-1) gli alessandrini regolano l'Albese (2-1)
ALESSANDRIA – Quota 40 superata e quel 42 nella classifica della Luese Cristo significa davvero tanto per una matricola che chiude alzando lo sguardo verso la zona playoff.
Lo fa battendo l’Albese, arrivata a Centogrigio con la fame di punti salvezza. Sblocca al 41′ il capitano, Gigi Russo, che sfrutta una uscita avventata del portiere avversario Alvigini: perde palla fuori dall’area, la conquista il numero 8 di casa e con un diagonale infila la porta sguarnita nonostante un tentativo di recupero della difesa.
Al 5′ della ripresa è Pippo Neirotti a completare l’uno – due che gela gli avversari: finta di Russo, la palla arriva a Mocerino che va via a sinistra, cross al centro dell’area per la deviazione vincente della punta alessandrina.
Gara chiusa? No, perché Alberto Merlo cambia tre uomini e l’atteggiamento tattico e al 20′ Vespa salta tre avversari si accentra e infila Basso. Cinque minuti dopo, però, Albese in dieci per il rosso diretto a Lumello, intervento da ultimo uomo su Neriotti lanciato da Simone. Sono, comunque, gli ospiti a rendersi più pericolosi e la Luese Cristo a difendersi e a puntare sulle ripartenze. Al 37′ Basso si supera allungando in angolo la punizione dal limite di Negro. E all’ultimo secondo dei 4′ di recupero anche Alvigini va in area e, in mezza rovesciata per poco non firma il pareggio, ma la palla si alza sulla traversa.
Doppio Piana
Per l‘Acqui un tris che ha il sapore di podio, perché la Pro Villafranca, terza e sconfitta dal Cuneo, ora è solo un punto sopra i termali.
Che a Rocchetta Tanaro, contro il San Domenico Savio dell’ex Lewandowski, si trovano sotto dopo 4′, a segno Bosco che sfrutta un assist da una palla data per persa. Per mezzora i padroni di casa premono, ma al 32′, da una manovra Sciutto – Innocenti, la palla arriva a Guazzo che prova il tiro, forte e non trattenuto. Irrompe Piana e di esterno firma il pareggio.
Due minuti dopo ancora Innocenti a ispirare, se ne va dritto per dritto, palla al centro per Morganti, che ha seguito l’azione e infila il portiere avversario. Prima dell’intervallo brivido sulla punizione di Lewandowski da 20 metri, che si stampa sulla traversa e ricade dentro il campo. Nella ripresa i ritmi calano un po’, c’è un rischio a 5′ dalla fine su colpo di testa che si stampa ancora sul legno alto della porta acquese. Poi, quasi allo scadere, Mazzarello serve Ndiaye, che va alla conclusione, destinata a infilarsi in rete, ma a pochi centimetri Piana dà il suo tocco e sale così a quota 11 gol.