Quattro gol a Olbia nella ripresa, nessuna reazione. Così si sprofonda, senza rispetto per la maglia
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Calcio - Serie C
A fondo, tutti. Senza alibi
Due parate e una traversa evitano il ko già nel primo tempo. Poi quattro gol in venti minuti
OLBIA – “Perché non possiamo andare a Olbia per provare a vincere?. Così il ds Massimo Cerri dopo il pareggio con il Fiorenzuola, che oggi ha ripreso la sua ‘marcia’ di sconfitte, permettendo alla Torres di staccarsi dal fondo.
Perché per vincere, almeno per provarci, bisogna giocare a calcio, bisogna saperlo fare, dunque avere almeno una idea di tecnica, di tattica, di condizione atletica, di gestione della palla. Tutto quanto l’Alessandria umiliata, in campo e sugli spalti, a Olbia non ha. Rimediare con il carattere? Assente, anche questo. Rimediare con l’orgoglio? Parola sconosciuta, per tutti, over e under.
Nella discesa agli inferi, a un anno dalla quasi salvezza in B, buttata via negli ultimi 270 minuti, il doppio salto all’indietro non è il timore di chi vuole vedere solo nero, ma è il rischio, enorme, sotto gli occhi di tutti.
Si salva nessuno al ‘Nespoli’: per un tempo Liverani, poi anche lui è impotente di fronte agli errori, alla inconsistenza, al nulla di una squadra senza spina dorsale. Dal quarto d’ora della ripresa tra Olbia e Alessandria si è vista almeno una categoria di differenza.
Due freddi numeri: con Rebuffi in panchina 0.925 punti di media, con Lauro 0,87.
LIVERANI – Infilato: per un tempo tiene a galla i suoi con due interventi e in un caso lo salva la traversa. Poi, dal 24′ al 47′ della ripresa, è infilato tre volte, fa rigore perché i compagni si scordano di La Rosa e rimedia la quarta rete. Cosa può fare se davanti non c’è neppure la linea Maginot? :5.5
BALDI – Intermittente: un anticipo decisivo su Corti, in area, nel primo tempo, per evitare la deviazione pericolosa. Viaggia a strappi, più insicurezza che padronanza, ma almeno le marcature prova a tenerle: 5.5
GAZOUL (dal 28’st) Assente: nell’azione del raddoppio sta ben lontano da Dessena e si limita a guardarlo. Poi non tocca un pallone, vagando sul campo: 4.5
SABBIONE – Superato: si salva un solo frammento, il colpo di testa nel primo tempo, che potrebbe avere ben altro esito. Nell’azione del primo gol si fa saltare sopra da Dessena, sbagliando la marcatura, anche nel terzo è lì a guardare Ragatzu che gioca a flipper con il pallone: 4.5
SINI – Leggero in una difesa che ha vuoti, di testa e di gioco, che a un elemento con la sua esperienza non dovrebbero appartenere. Anche le palle inattive sono banali, buttare palloni in avanti non serve e in marcatura concede troppo spazio: 5
NUNZELLA – Recidivo: ci risiamo, il primo gol nasce da una palla che era dei Grigi e che finisce a Ragatzu perché l’esterno sinistro si fa saltare. Complicità evidenti anche nelle altre due segnature, una involuzione che, purtroppo, non è solo di oggi: 4.5
ROTA – Affannato: almeno nel primo tempo vince il duello con Sperotto, anche se quando cerca di accentrarsi bisticcia un po’ con il pallone. Cala alla distanza, anche perché tutta la squadra è in confusione totale: 5.5
NICHETTI – Volenteroso: in mezzo prova un po’ a ragionare, con evidenti difficoltà di chi regista non è e neppure interditore puro. Fa quello che può, recuperare un po’ di palloni, ma altrettanti li spreca. Ha il merito almeno di provare a tirare, quando vede Sposito fuori dai pali e poi nella ripresa. Ma per costruire serve anche qualità: 5.5
PERSEU – Limitato: ha limiti tecnici e fisici, ma anche di personalità, che alla prima giocata sbagliata lo fanno finire nell’ombra, lasciando varchi nel centrocampo che gli avversari possono occupare. E lui spesso finisce per rincorrerli senza prenderli: 5
MIONIC (dal 28’st) Accennato: si nota, come presenza, in alcuni tentatici pasticciati a risultato non ancora nel tutto chiuso, ma già compromesso. Senza comunque incidere: 5
G.RENAULT – Spento: Emerson non gli concede una sola giocata degna di nota, non entra mai davvero nella gara, deve inseguire spesso il capitano dell’Olbia, non gli riesce alcuna sovrapposizione, e si perde palloni giocabili. Non pervenuto: 4.5
GALEANDRO – (dall’8’st) Impalpabile: dovrebbe essere, nelle intenzioni, l’uomo che sposta gli equilibri dalla parte dei Grigi. Non gli riesce mai, neppure giocate elementari. Forse soffre essere sistematicamente panchinato, ma quando ha spazio non lo sfrutta come servirebbe e si fa chiudere: 5
MARTIGNAGO – Evanescente: che ne è del buon palleggiatore di qualche gara fa? Anche lui si è perso in un modulo (vale anche per Galeandro) che non è molto adatto a lui. Un colpo di testa in tuffo è poco davvero, anche il duetto con Sylla quasi inesistente: 5
PAGANI – (dal 34’st) Invisibile: un quarto d’ora in tutto, compreso recupero, e non ci si accorge che è entrato in campo: ng
SYLLA – Pericoloso: l’unica occasione la costruisce e prova a finalizzarla lui, e il palo gli nega il gol nell’unico momento in cui l’Alessandria sembra dentro il gioco. Prova a tenere su la squadra, ma anche ad aiutare la difesa: lo fa con volontà, ma anche con giocate tardive e poco ‘convinte’: 5.5
LAMESTA – (dal 28’st) Abulico; ha un solo allenamento nelle gambe, ma neppure le cose semplici gli riescono e si ostina in quelle più complicate, sbagliandole: 5