Vurchio: ‘Nessuno molla. C’è un patto tra soci’
L’ad del Monferrato svela l’accordo siglato in Cda. "Vogliamo salvarci. In caso di B pronti a risalire. E Repetto è con noi"
CASALE – La corsa salvezza della Novipiù comincia domenica da Mantova. Ma il futuro societario del Monferrato Basket è già cominciato. Un nuovo campionato di otto partite per salvare la serie A e mettersi alle spalle una stagione disgraziata.
Con che obiettivo e che sentimento affrontate questa seconda fase?
“L’obiettivo è quello di salvarsi al primo giro, evitando pericolosi playout – spiega l’amministratore delegato Savino Vurchio -. C’è fiducia e ottimismo, perché dal punto di vista emotivo la squadra gioca. E ha fatto tre buonissime prestazioni contro Treviglio, Cremona e Agrigento. Ci siamo un po’ tolti la scimmia dalle spalle e siamo usciti da una situazione difficile. La squadra sta rispondendo e quindi affrontiamo il girone tranquilli, ma anche sapendo che non conosciamo il reale valore degli avversari che arrivano dall’altro girone e non sono mai stati nostri avversari”.
Uno sprint lungo un mese per salvare una stagione storta e deludente.
«Volevamo fare un passo avanti e invece ne abbiamo fatto uno indietro rispetto all’anno scorso. Errori di gioventù che andranno analizzati a tempo debito”.
In questi mesi tante voci di un disimpegno del main sponsor Guido Repetto e del passo indietro di alcuni soci in caso di retrocessione. Come stanno le cose?
“Quello che posso dire e che proprio nei giorni scorso, nel corso di un Cda Guido Repetto ci ha confermato la volontà di restare al nostro fianco anche per lavorare di più con i giovani con l’idea di crearsi in casa delle risorse utili alla prima squadra. Abbiamo stretto un patto con tutti i soci per i prossimi tre anni. Andiamo avanti anche in caso di retrocessione. Se disgraziatamente fossimo retrocessi (quattro delle otto squadre del Girone Salvezza scendono in B, ndr), faremo subito una squadra per risalire”.
La squadra ha dimostrato nell’ultimo periodo di essere competitiva. Peccato che la svolta, con i cambi di emrcato, sia stata tardiva.
“Abbiamo fatto tutto quello che dovevano come società. Ma abbiamo il rammarico di non aver fatto prima le operazioni che ci hanno permesso di svoltare. Servirà di esperienza per il futuro. In fondo siamo una società giovane e passione e dedizione e impegno non ci mettono al riparo da errori di inesperienza”.