Le tante storie di ‘L.e.a.r.’: la compagnia Stregatti all’Alessandrino
Nel 'Segmento Off' della stagione di prosa organizzata da Comune e Piemonte dal Vivo
ALESSANDRIA – L’ultimo appuntamento del ‘Segmento Off’, gli spettacoli realizzati dalle compagnie teatrali alessandrine ed inseriti nell’ambito della stagione teatrale 2022–2023 organizzata da Comune di Alessandria e Fondazione Piemonte dal Vivo, in scena al Teatro Alessandrino sabato 1 aprile, è L.E.A.R Leave Eyes At Rest, rivisitazione e riscrittura di ‘Re Lear’ di Shakespeare ad opera della compagnia teatrale Stregatti. Si tratta di una riflessionge profonda sul teatro di prosa, le sue forme e le varie direzioni estetiche. Un lavoro di ricerca dove la narrazione della storia diverrà terreno per una riscrittura creativa e interpretativa, dove gli attori della Compagnia Stregatti saranno chiamati ad essere tutti Lear e nessuno.
‘L.E.A.R.’, essenzialmente, racconta una storia, la storia di un uomo che va incontro alla vecchiaia e alla morte, che vorrebbe solo stare tranquillo con la figlia che da sempre è stata la sua preferita, ma gli intrecci della vicenda condurranno ad un altro finale. “Semplicemente vogliamo raccontare una storia”, dice il regista Gianluca Ghnò che ha curato anche l’adattamento dell’opera, “nel modo più semplice possibile, una storia per tutti, una storia che vale la pena di essere raccontata e da tutti compresa”.
E la storia è quella dell’amore più grande che si possa raccontare: quella tra un padre e una figlia. E Re Lear è questo. Per tre volte. Visto che ha tre figlie. In fondo, che cosa fa il Lear? Vuole spogliarsi di tutto: del governo, del potere, di ogni questione terrena e tenebrosa, per fare solo e definitivamente il padre. Non vuole più essere Re. Ma solo Lear. Andare incontro alla Morte come un uomo che, tornato a casa dal lavoro e sfinito ai crucci, va incontro alla sua bambina che l’ha aspettato per tutto il giorno. Questo vorrebbe Lear. Così però non sarà.
L’allestimento firmato da Ghnò fraziona il testo, lo segmenta e compatta in sei capitoli, preceduti da un’introduzione per lo più poetica, talvolta dissacrante. Ogni capitolo è annunciato con il suo titolo e viene contestualizzato dal narratore, a turno affiancato dagli altri protagonisti, e con leggerezza prende per mano il pubblico attraverso le pieghe della trama. Perché questo Lear ha tante angolazioni, pur rispettando il testo originario i versi e la prosa.
Interpreti della pièce teatrale, porodotta dalla compagnia teatrale Stregatti sono Giusy Barone, Luca Bertolotti, Stefania Cartasegna, Assunta Floris, Simona Gandini, David Turri, Claudio Vescovo. Adattamento e regia Gianluca Ghnò, luci di Bruno Bocchio. Biglietti alle casse del teatro o tramite Ticketone.