‘Teatro nello Spazio’: rimanere civili significa essere diversi
Coinvolti sempre più ragazzi (oltre 100) e realtà associative. Le novità del decennale
ALESSANDRIA – ‘Tutti possono essere barbari; rimanere civili significa essere diversi‘. Uno slogan molto significativo per presentare oggi, al teatro Ambra di Alessandria (In concomitanza della presenza della commissione consiliare Politiche Sociali e Sanitarie congiunta con la Commissione Cultura e Istruzione), le novità della decima edizione di ‘Teatro nello Spazio‘. Il progetto-laboratorio – nato nel 22013 da un’idea del regista ed educatore Andrea Di Tullio, si basa sui presupposti e i fondamenti essenziali dell’animazione teatrale, coinvolgendo allievi con disabilità e non, in un reale processo di integrazione. Capofila del progetto-laboratorio è l’Associazione Dlf Alessandria – Asti, con partner principale il Cissaca, Consorzio Servizi Sociali dei Comuni dell’Alessandrino. ‘Teatro nello Spazio’ valorizza l’unicità e la particolarità della persona ed ha come obiettivo primario quello di “dare spazio alle potenzialità espressive, emotive e relazionali del singolo. In questa edizione gli “attori” coinvolti saranno circa cento. iIl progetto è realizzato grazie al sostegno della Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo e Associazione Nazionale Dlf e gode del patrocinio del Comune di Alessandria.
Nel 2023, aumenta il numero dei ragazzi minorenni stranieri non accompagnati e dei minori che scontano pene alternative (Msna), integrandoli nel progetto in qualità di performer o come assistenti; accoglie un gruppo di ragazzi malati cronici pediatrici già seguiti dall’Avoi (Associazione Volontari Ospedale Infantile), nella speranza di ridurre il trauma dell’ospedalizzazione e migliorarne l’assistenza intra ed extra ospedaliera; integra i ragazzi già condotti dal Gapp, Centro per la cura e lo studio dei Disturbi Alimentari e del Disagio Psichico nello spazio quotidiano di condivisione cura e cre-Azione per adolescenti nel progetto di sostegno per i Dca presso la Ristorazione Sociale; coinvolge nel progetto una nuova associazione Undicipuntodue, (11.2) che si propone di promuovere una maggior integrazione delle persone anziane, malate e con disabilità nella società di oggi, organizzando momenti di formazione, eventi di sensibilizzazione sulle difficoltà quotidiane che alcuni di noi devono affrontare. Lo scopo primario è di ascoltare e far collaborare tutti i partecipanti di estrazioni, culture, abilità fisiche e/o linguistiche diverse per costruire insieme sul palcoscenico, ma soprattutto nella vita, i presupposti per una cultura dell’integrazione.
Due i momenti cruciali, a giugno e a dicembre. L’evento di giugno ‘Invasioni Barbariche’ sarà sabato 3 in uno spazio urbano, con presentazioni delle performance in piazza Santa Maria di Castello, piazzetta della Lega, piazzetta San Giovannino, piazza Santo Stefano e alle 19 grande evento finale in piazza Santa Maria di Castello. Martedì 16 dicembre, alle ore 17, appuntamento al teatro Ambra. Entrambi saranno momenti di integrazione espressiva e sociale, e offriranno a tutti i partecipanti maggior interazione con spettatori che difficilmente avrebbero l’opportunità di entrare in contatto con queste realtà, trasformando tutti in attori, perché costretti almeno per questa esperienza far invadere il proprio spazio.