A Olbia sabato alle 14: la rabbia dei tifosi
La società aveva chiesto l'anticipo, la risposta del club sardo è arrivata in ritardo
ALESSANDRIA – C’è chi, come Mara Cocco, mamma di Enzino Spinello, si rivolge su social direttamente al presidente, per spiegare che l’anticipo della gara del 1° aprile con l’Olbia alle 14, anziché alle 17.30, comunicato solo venerdì, impedirà ai tifosi che avevano già acquistato biglietto aereo e prenotato l’albergo, di essere sugli spalti del ‘Nespoli’ sabato. “Io faccio parte del gruppo, perché mio figlio Enzino ci sarebbe stato e perché condivido la passione di questi ragazzi e mi sembra, così,di averlo sempre con me sugli spalti”.
Il direttivo dei Supporters 1999 parla di “mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi quando si tratta di trasferte in Sardegna” e definisce la decisione “maturata a una settimana dal fischio d’inizio inaccettabile e vergogosa“. Ce ne è anche per la Lega Pro, “non siamo stupiti della scelta di andare incontro alle esigenze delle società, infischiandosene dei tifosi che pagano regolare biglietto”. Anche se riusciranno a seguire solo pochi minuti, i sostenitori comunque ci saranno, “resta l’amarezza per questa ennesima decisione a danno di chi segue sempre la squadra del cuore, che mai come in questo periodo del campionato avrebbe bisogno della presenza della tifoseria”.
In merito al caso l’Alessandria Calcio, da noi contattata attraverso l’ufficio stampa, fa sapere che l’anticipo era stato chiesto da tempo, per ragioni logistiche, per riuscire a salire sull’unico volo di ritorno ed essere già domenica al lavoro per l’anticipo del 6 aprile con l’Ancona.
L’Olbia, a cui, giova ricordarlo, i Grigi avevano concesso di giocare l’andata alle 13, ha ritardato la risposta e, quindi, la decisione della Lega Pro è arrivata solo a ridosso della partita. Che gli uomini di Lauro giocheranno in un campo ‘caldo’, ma senza il sostegno dei tifosi sugli spalti.