Pater scrive a sindaco e Regione: "Ritorsioni? Non da parte nostra"
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Alla riunione assenti i vertici aziendali: "Ancora disponibili al dialogo, ma dobbiamo tutelare città e pazienti"
ASTI – Questa mattina, venerdì 24, nella sede della Provincia di Asti si è svolto l’incontro convocato dal Comune di Acqui Terme e dalla Regione per il quale era stata richiesta la presenza anche della dirigenza di Terme di Acqui Spa.
Un incontro “in campo neutro”, come esplicitamente richiesto dall’azienda. Un confronto, però, che ha visto la sola presenza del governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e del sindaco di Acqui Terme, Danilo Rapetti insieme al direttore generale e al segretario generale dei due rispettivi enti. Assenti, infatti, i rappresentanti delle terme, che nel pomeriggio di ieri hanno fatto pervenire a Regione e Comune una lettera (pubblicata sui siti web del Gruppo Soged, ndr) nella quale si fa riferimento “a questioni legali che non attengono però le attuali amministrazioni di Regione e Comune, dal momento che le cause intentate sono della precedente amministrazione comunale e la vendita delle Terme è della precedente amministrazione regionale”, fanno sapere il presidente Cirio e il sindaco Rapetti.
Al termine della riunione Regione e Comune, pur confermando “la piena disponibilità ad avviare un confronto con la proprietà nel segno del dialogo”, hanno comunque concordato “di dare mandato a uno studio legale, esperto in materia di concessioni, di verificare tutti i profili possibili perché si ritiene evidente che, con la mancata aperture delle terme, si manifesti l’interruzione di un servizio di pubblica utilità e la lesione del diritto alla salute, considerato che i trattamenti termali sono oggetto di convenzione con l’Asl, e che vi siano danni all’indotto economico per la città e per gli operatori, oltre a quelli di inadempimento, che andranno quantificati”.
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Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, d’intesa con le istituzioni locali, nei prossimi giorni i parlamentari del territorio acquese, Riccardo Molinari, Federico Fornaro ed Enzo Amich, presenteranno delle interrogazioni per chiedere al ministro della Salute Orazio Schillaci, “di verificare che non siano lese le garanzie sul diritto alla salute legato ai trattamenti sanitari svolti da Terme di Acqui in convenzione con il servizio sanitario nazionale”.
“Per due volte – dichiarano il presidente Cirio e il sindaco Rapetti – abbiamo convocato la società Terme di Acqui a un incontro e per due volte la società ha ritenuto purtroppo di non presentarsi. A questo punto diamo mandato ai legali di verificare la condizioni di revoca o decadenza delle concessioni, oltre alla quantificazione dei danni provocati dalla mancata apertura degli stabilimenti termali. Contemporaneamente, però, restiamo disponibili a un incontro e ribadiamo il nostro impegno per la salvaguardia dell’eccellenza termale e dei lavoratori che da anni affrontano sacrifici e a cui va la nostra massima attenzione”.
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