Caso Ginepro. Il legale: «I giudizi sommari e le illazioni non servono»
L'avvocato Maria Grazia Strambi Ferrini fa il punto sulla situazione. «I fidi? Tutti deliberati in assemblea»
Lo studio amministrava il condominio in centro città da 40 anni: «Quasi mai avuto problemi»
CASALE – Quasi un milione di debiti con il gruppo Amc e circa 4000 persone coinvolte: sono questi i numeri emersi all’incontro di lunedì sera al Mercato Pavia per gli inquilini degli stabili amministrati dallo studio Ginepro (circa un centinaio a Casale, 85 quelli con insoluti con le società partecipate). Cifre che lasciano di stucco soprattutto perché in aumento; tra le scadenze imminenti per gas, acqua e teleriscaldamento e una serie di debiti nei confronti di altri fornitori dei singoli condomini.
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Sorge una domanda spontanea, sulla bocca di molti tra i presenti lunedì sera: come si è arrivati a quote così alte, senza che si accendesse un campanello d’allarme? Si sarebbe potuto mettere una toppa in tempo? «Sarebbe stato difficile capire con tempestività, anche perché lo studio Ginepro almeno da noi ha sempre onorato i suoi impegni». A parlare è Franco Cellerino, in passato presidente di Amc, immobiliarista e proprietario di uno degli appartamenti in pieno centro. «Dispiace che sia capitato tutto questo. Ginepro è stato amministratore da noi per quasi 40 anni e non abbiamo quasi mai avuto problemi».
La situazione di Cellerino però appare molto diversa da quella lamentata da numerosi inquilini durante l’incontro al Mercato Pavia. Le cose sarebbero degenerate solo a partire da fine 2022. «Di solito nel mese di novembre veniva indetta l’assemblea annuale, ma quest’anno non c’è stata, credo per problemi personali dell’amministratore precedente (attualmente il condominio ha già provveduto a individuarne uno nuovo nda). Così Ginepro non ha iniziato a chiedere le rate come era solito fare e i condomini sono andati a versare singolarmente. Ma fino ad agosto/settembre dello scorso anno tutto era in regola». A oggi la situazione con il gruppo Amc come si presenta? «Nel nostro caso dire che i condòmini dovranno finanziare alcuni insoluti è prematuro. Attualmente abbiamo incaricato due commercialisti per esaminare gli ultimi bilanci consuntivi e il conto corrente del condominio in banca per capire la situazione. Allo stesso modo, risulta che alcuni fornitori minori abbiano fatture degli ultimi due o tre mesi non pagate. Ma credo rientri sempre nel discorso che, per problemi personali, Ginepro non ha chiesto le rate a fine anno. Saranno presto sistemate».
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Cellerino ha preso il microfono anche di fronte alla folla lo scorso lunedì, parlando del tanto dibattuto tema dei fidi bancari: «Nel nostro condominio sapevamo benissimo che c’era quel fido perché mediamente c’erano 4/5 condòmini su 70 che pagavano in maledetto ritardo». Un intervento che non è stato apprezzato da diversi presenti. «Chiaramente quando vengono coinvolte migliaia di persone viene fuori una baraonda – ha commentato Cellerino – Ad esempio alcuni ‘beceri’ l’altra sera hanno giudicato il comportamento di Amc, ma prima di chiamare i singoli inquilini il gruppo non ha avuto altra strada che contattare l’amministratore. E appunto mi pare ci sia stato un incontro proprio tra Amc e Ginepro a settembre».
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