Ufficiale giudiziario a processo: si rinvia per contestare altri reati
Si torna in aula a giugno
ALESSANDRIA – L’udienza del processo all’ufficiale giudiziario, Agata Platania, che avrebbe dovuto tenersi oggi pomeriggio, mercoledì 22 marzo, è stata rinviata dopo pochi minuti. Il pubblico ministero, Enrico Cieri, ha infatti contestato altre quattro ipotesi di peculato in danno ad altrettante persone offese.
L’udienza è dunque slittata al 14 giugno anche per consentire alle vittime di costituirsi parte civile per chiedere i danni.
Il processo contro l’ufficiale giudiziario alessandrino nei guai per peculato è iniziato mercoledì 15 febbraio.
Agata Platania verrà giudicata dal Tribunale in composizione collegiale: presidente Maria Teresa Guaschino, giudici a latere Gianluigi Biasci e Martina Bianchi.
Difesa dagli avvocati Manuela Moretto e Piero Monti, era finita sotto indagine per la gestione delle somme riscosse nelle procedure di pignoramento.
La prima udienza
Lo scorso 15 febbraio, Procura, difesa e parti civili avevano inoltrato ai giudici le loro richieste in un’aula gremita di avvocati, perché molte sono le persone – o società – che si considerano vittime delle azioni dell’imputata.
A rappresentare la pubblica accusa è il procuratore capo Enrico Cieri che, tra i vari punti affrontati, aveva chiesto l’esame dell’imputata e l’acquisizione delle intercettazioni telefoniche. La difesa – che ha già sottoposto la donna a una approfondita valutazione di uno specialista – aveva già fatto una anticipazione: è necessaria una perizia psichiatrica disposta dal Tribunale.
Questo sarà un punto dibattuto, perché Pm e parti civili si sono opposte.
Gli avvocati Monti e Moretto avevano poi prestato il consenso ad acquisire la consulenza del loro esperto e il Collegio ne aveva disposto l’immediata acquisizione. Si tratta di valutazioni sulla capacità di intendere e di volere della Platania al momento dei fatti che potrebbero essere ascoltate in aula prima di arrivare a una decisione.
Il numero dei testi
Si era argomentato anche sul numero dei testi: 56 quelli dell’accusa, 48 quelli della difesa, 7 quelli nominati dalle parti civili. Un numero che verrà notevolmente sfoltito, poiché la difesa aveva prestato il consenso all’acquisizione delle denunce e di tutte le dichiarazioni già rese dalle persone offese in fase di indagine.
Oggi si sarebbe dovuto decidere se proseguire o meno con la perizia psichiatrica disposta del Tribunale, e la calendarizzazione delle udienze. Ma sono arrivate le contestazioni per altri quattro casi su cui si dovrà dibattere.
Le parti civili sono assistite dagli avvocati Giuseppe Cormaio, Marco Conti, Vittorio Spallasso, Paola De Bernardi, Giorgio Romagnolo, Marco Paneri, Silvia Brignano e Valeria Giordano.
Il Ministero di Giustizia è stato citato come responsabile civile.