Bertram, quali marchi vestono la Serie A?
Layout pianificati, linee comuni e dettagli speciali delle sedici squadre del massimo campionato. Tra innovazione e identità
Tortona veste Errea. L'abbigliamento sportivo dei club sempre più curato. Ma il merchandising è vera voce di bilancio?
TORTONA – La Bertram veste da diverse stagioni Errea. La divisa bianconera di questa stagione, realizzata dall’azienda parmense, si caratterizza per l’inedita doppia banda trasversale, dall’effetto righettato, che taglia il petto dei giocatori e viene ripresa sul davanti e sul retro dei pantaloncini. Rispetto alla passata stagione niente banda laterale con bordo rosso. La divisa 2022/2023 è bianca in versione home con doppia banda nero sfumata, nera con doppia banda bianca in trasferta. Colletto dritto a “V” bianco o nero con giromanica bordato a contrasto (nero o bianco). I numeri dei giocatori sono anch’essi a contrasto. Sul retro, in basso della canotta, la Bertram porta la scritta Citta di Tortona, indicazione-sponsor del municipio cittadino e anche eco della moda, ormai passata, di indicare la città di provenienza della squadra che aveva contagiato un po’ tutte le divise per diverse stagioni. Stesse divise (sulla scia di Virtus Bologna e Reyer) estese anche alla sezione femminile del club bianconero di Castelnuovo che sta dominando l’A2.
La cura per l’abbigliamento delle squadre di pallacanestro italiane sta crescendo. Non siamo ovviamente nemmeno vicini ai numeri e alla ricerca a livello dell’Nba, né tantomeno del calcio di Serie A, ma l’immagine dei club attraverso il loro abbigliamento sportivo (da campo ed extracampo) è sempre più curato. Ogni club ha una propria linea di merchandising e store dedicati (sia fisici che on line). Le entrate di questo segmento di bilancio sono ancora marginali. Interessante analizzare le strategie di alcuni brand sportivi come Spalding, che ha vestito fino a poche settimane fa la Nazionale di Pallacanestro (e nella passata stagione anche la Novipiù Casale Monferrato) che ha deciso una “ritirata strategica” dal basket. Entra invece nel mercato italiano l’Under Armor, celebre brand Usa che ha nella stella Nba Steph Curry il suo testimonial più potente. Under Armor ha messo sotto contratto (foto sotto) Tommaso Marino, playmaker di Legnano (Serie B), creatore del brand Zero Blasterfirm che unisce streetwear e playground, e soprattutto vero personaggio social della pallacanestro italiana e, di recente anche il giocatore della Virtus Bologna Iffe Lundberg. Segnali di una volontà di inserimento nel mercato nostrano.
Dopo Spalding il nuovo fornitore delle divise della Nazionale di Pallacanestro è da qualche settimana Macron. Marchio leader europeo nella produzione e vendita di active sportswear per calcio, rugby, basket, volley, baseball, pallamano, calcetto, running. Tra i club vestiti nel calcio il Bologna, la Sampdoria, l’Udinese, il Verona, in Premier, tra gli altri, il Nottingham Forest e il Crystal Palace. Per la divisa home della selezione del ct Pozzecco, Macron ha scelto l’azzurro con girocollo e sbracci con bordi bianchi, all’interno dei quali è presente una linea azzurra contornata da due fini righe dorate. I pantaloncini azzurri sono caratterizzati da un’ampia banda superiore bianca con all’interno una riga azzurra e due fini righe dorate, stessa combinazione cromatica che troviamo sul bordo coscia.
Gioverebbe magari avere più brand a creare intorno ai club di basket (ora sono 7 per 16 squadre), magari non strettamente sportivi. La visione di brand specializzati in altri settori toglierebbe standardizzazione e aggiungerebbe innovazione. L’ambito dell’abbigliamento street ware, ad esempio, potrebbe portare una ventata di novità nell’ambiente cestistico italiano dove gli arbitri vestono Spalding. Interessante, in questo senso, l’operazione compiuta sempre dalla dinamica Errea che per le Final Eight di Coppa Italia ha creato per Tortona una divisa “City edition” (in un inedito bianco-nero-arancio) col nome delle città e il cap (codice di avviamento postale) come segno distintivo completato anche con la collezione dei capi extra-campo. Un esempio di creatività che segue la linea CityID sempre di Errea. Un marchio tra i più attenti a innovare il proprio linguaggio. La linea Citi ID è proposta dal 2019. Nel 2020 venne dedicata al linguaggio dei graffiti (foto in alto), nella scorsa stagione ai monumenti delle città in chiave pop art realizzata per la preseason per i top team di Serie A, Cremona, Pesaro, Tortona, Treviso, Venezia. Da seguire anche le mosse future di Under Armor di cui parliamo un po’ più su.
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