Sacro Monte di Crea
Ci sono luoghi che catturano la tua attenzione per la spiritualità che emanano. Uno di questi il Sacro Monte di Crea.
Situato su una delle alture più elevate del Monferrato, a circa 450 metri sopra il livello del mare, questo luogo ti affascina per la sua particolare collocazione che arricchisce la visita dell’escursionista con una veduta panoramica sulle colline, bordate della catena delle alpi. In questi giorni è possibile vedere un panorama contornato dalle cime imbiancate dalla poca neve che segna le vette.
L’inizio dell’edificazione di questo luogo è sul finire degli anni 1500 su iniziativa di un priore che progetta l’ampliamento del preesistente santuario mariano, disponendo una serie di cappelle dedicate “ai misteri della vita e al trionfo della Madonna”.
Il Sacro Monte di Crea è rubricato tra i beni del Patrimonio Unesco e costituisce, insieme ai sacri monti della Lombardia, una tappa importante per il pellegrinaggio dei credenti. “I nove Sacri Monti dell’Italia Settentrionale sono gruppi di cappelle e di altri manufatti architettonici eretti fra il XVI e il XVII secolo, dedicati a differenti aspetti della fede cristiana. In aggiunta al loro significato simbolico e spirituale, possiedono notevoli doti di bellezza, virtù e gradevolezza e risultano integrati in un ambiente naturale e paesaggistico di colline, boschi e laghi. Contengono inoltre reperti artistici molto importanti (affreschi e statue).” Questa è la motivazione per la quale l’Unesco ha rubricato il Sacro Monte di Crea tra i beni Patrimonio dell’Umanità.
Da questo luogo riconosciuto di spettacolare bellezza e di importanza collettiva, tanto da essere rubricato nel Patrimonio Unesco, parte un cammino verso la basilica di Superga, attraversando le colline dell’alessandrino, dell’astigiano e del torinese. Per chi fosse interessato, stiamo organizzando un’escursione per percorrerei settanta chilometri di cammino. Sul tratto di questo percorso, si inserisce “l’antica via di San Michele” che partendo da Mont Saint Michel (alcuni sostengono anche da più lontano, dall’Irlanda) tocca la Sacra di San Michele all’imbocco della valle di Susa, per attraversare l’Italia ed arrivare al Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo sul Gargano.
“Nell’Alto Medioevo il Santuario di San Michele Arcangelo era uno dei quattro luoghi più frequentati della cristianità occidentale per la redenzione spirituale, secondo il trinomio Homo, Angelus, Deus, che prevedeva la visita:
- alle tombe degli apostoli San Pietro e San Paolo a Roma e a San Giacomo di Compostela (Homo);
- all’Angelo della Sacra Grotta di Monte Sant’Angelo (Angelus);
- a Gerusalemme (Deus).
(cit. Wikipedia)”.
Una parte della cristianità occidentale passava nella nostra provincia e di questi giorni, si sta lavorando affinché questo percorso di San Michele diventi una tappa internazionalmente riconosciuta dalla collettività dei camminatori, come Santiago di Compostela.
Le cappelle votive presenti a Crea sono ventitré e sono edificate su un percorso che porta all’ultima cappella comunemente detta “Cappella del Paradiso” È il punto più alto del complesso conventuale dal quale si gode di una vista spettacolare. La cappella del Paradiso è dedicata all’incoronazione di Maria. Sorge sulle fondazioni di un’antica torre.
All’interno ci sono sculture e dipinti di una rara bellezza. Durante i lavori di ristrutturazione, è stata rinvenuta, nelle adiacenze, una cappella interrata contenente numerosi frammenti statuari cinquecenteschi di terracotta, in parte ricomposti e collocati nel vano sottostante la cappella. L’area che circonda il Santuario è una superficie di 47 ettari circa, su di una collina dalle pendici assai ripide di roccia sedimentaria facilmente erodibile. L’esposizione e le particolari condizioni climatiche consentono un’estrema variabilità vegetazionale. Pensate che nel Novecento vennero censite in questa zona più di novecento entità floristiche. Significative in quest’area le fioriture del giglio rosso, anemoni e orchidee.
A Ponzano, la prima domenica di maggio c’è una manifestazione denominata Giardini Aperti che festeggia il microclima di quest’area. Tra la fauna del posto si segnala il tasso, la volpe, lo scoiattolo, lepre e tra i volatili la poiana, il gheppio e il gufo comune. Vi invito a seguire le nostre escursioni qui, per non perdervi la prossima escursione a Crea ma soprattutto per non perdervi i Giardini Aperti di Ponzano il 7 maggio. Vi aspetto.