Caso Ginepro: l'incontro con gli inquilini al Mercato Pavia di Casale
L'appuntamento indetto dal sindaco Federico Riboldi per provare a rispondere alle ansie di centinaia di casalesi
Per «il vecchio dello studio» la bufera sulla sua famiglia avrebbe una matrice politica
CASALE – «Ginepro non è scappato. È qui e vuole risolvere questa situazione». Così l’avvocato dello studio di amministrazione Ginepro, Maria Grazia Strambi Ferrini, ha affrontato, ieri, la folla dei condòmini che si è radunata al Mercato Pavia per l’incontro pubblico con l’Amministrazione comunale e i vertici del Gruppo Amc.
Incontro dedicato al ‘caso Ginepro’: sul piatto un ammanco di almeno 800mila euro che riguarda 85 condomìni, circa 4mila persone. Una stima che però, al momento, è ancora parziale e probabilmente al ribasso.
Caso Ginepro: l'incontro con gli inquilini al Mercato Pavia di Casale
L'appuntamento indetto dal sindaco Federico Riboldi per provare a rispondere alle ansie di centinaia di casalesi
Proprio perché non «è scappato», come invece sostengono alcune voci che da giorni si rincorrono in città, siamo andati a cercarlo a casa sua, una tenuta sulle colline del Casalese. Al campanello non ha risposto nessuno, ma lungo il viale di casa ci è venuto incontro Giorgio Ginepro, padre di Andrea, «il vecchio dello studio», come si è autodefinito. Nessun timore davanti alle nostre domande: così ci ha fornito la sua versione dei fatti.
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«Se l’amministratore non prende i soldi, non può pagare». Giorgio Ginepro ha passato molte avversità nella vita, ha raccontato, tra lutti e malattie. Ora la sua principale preoccupazione è la condizione del figlio, il titolare dell’attività, che «da quest’autunno» è alle prese con «problemi di salute».
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Ginepro sostiene che sarebbero proprio questi ultimi mesi difficili una delle cause della situazione attuale: «Come minimo per venti-venticinque condomìni» infatti «non avevamo ancora chiuso l’esercizio, quindi – prosegue – di quelli nessuno ha ancora pagato un cazzo». Per gli altri? «C’è chi ha versato e farà fede la ricevuta». E chi non lo ha fatto? «Quelli sono abbastanza: come fa un amministratore a pagare tutto se alcuni condòmini non lo hanno fatto? Facendo i conti c’è la possibilità che la quasi totalità dei soldi (mancanti, nda) ci sia…».
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Per «il vecchio» le rimostranze di alcuni condòmini sono state innescate, nelle scorse settimane, quando le società del Gruppo Amc hanno comunicato, con una serie di lettere rivolte ai proprietari di casa, gli insoluti degli stabili. Una mossa che a Ginepro, proprio, non è piaciuta.
E c’è di più. Per Ginepro-padre, infatti, quanto sta accadendo «ha una chiara matrice politica». «Il ‘povero Ginepro’ che avete davanti – spiega – è stato il caposaldo per portarli lì… Ma non voglio andare oltre per non dire cose che è meglio non dire. Ora mi stanno descrivendo come se io fossi un delinquente o un ladro, ma sa cosa mi fa piacere? Che da giorni sul mio telefono ricevo tante chiamate di persone che mi dicono ‘Giorgio, io lo so che voi siete puliti: è la politica che vi sta sporcando’».
Granitico e saldo, ci tiene a sottolineare che lui continua a condurre la stessa vita di prima. «Lo studio è chiuso – dice – perché gli avvocati ci hanno consigliato così». I nodi, sostiene, verrano al pettine: «Ci andrà un mese, due mesi, sei mesi, quello che ci andrà».