UilTucs: “Ora basta: per le Terme serve tavolo di crisi permanente”
"Non abbiamo timore, se serve occuperemo i locali. Chiediamo mobilitazione generale"
ACQUI TERME – Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati di settore dopo l’annuncio schock sul rinvio a settembre della riapertura dello stabilimento curativo Nuove Terme, solo poco più di un mese fissata al 1 maggio da Terme di Acqui Spa.
“Apprendiamo che la società Terme di Acqui – scrive in una nota diramata agli organi di stampa Maura Settimo, segreteria generale UilTucs Alessandria – per motivi non meglio specificati di tipo tecnico/organizzativo riapriranno gli stabilimenti termali non prima del mese di settembre. Crediamo che ancora una volta la fiducia in questa azienda sia stata mal riposta. Siamo sconcertati e amareggiati per l’atteggiamento di ostruzionismo nei confronti in primis dei lavoratori e delle lavoratrici ma anche nei confronti di una intera comunità che è nelle mani di un imprenditore che fa di tutto per danneggiare l’economia della nostra provincia, pensando di poter decidere così le sorti di tutti coloro che vivono sulle preziose acque delle nostre Terme. Se le Terme non le apre il signor Pater le apriremo noi! Ora basta! Non abbiamo il timore di occupare i locali. Chiediamo una mobilitazione congiunta con l’Amministrazione comunale, gli albergatori e i tutti i cittadini. Chiederemo subito un incontro con il Sindaco per un tavolo permanente di crisi e l’intervento della Regione Piemonte che già lo scorso anno ha dato un concreto contributo per la riapertura delle attività”