Doccia fredda sulle Terme: la riapertura rimandata a settembre
Dalla proprietà mail ai dipendenti. Rapetti: "Ritorsione per le concessioni?"; Protopapa: "Faremo serie rifelssioni"
ACQUI TERME – Una notizia che giunge a Palazzo Levi come una vera doccia fredda, anzi, gelata: la proprietà di Terme di Acqui Spa con una comunicazione inviata ai propri dipendenti ha annunciato il rinvio della data di apertura dello stabilimento curativo Nuove Terme – a oggi l’unico operativo in città tra gli impianti di proprietà della famiglia Pater – dal 1° maggio al 4 settembre. Una decisione giustificata dalla società adducendo presunti problemi di “carattere organizzativo”.
“Non disporranno del futuro della città”
Il sindaco Danilo Rapetti esprime senza mezzi termini il proprio disappunto: “Questa decisione, se confermata, è inaccettabile. Dichiarino le Terme quali sarebbero questi presunti problemi e saremo disposti a cercare insieme soluzioni. Il ritardo della apertura della stagione termale, già ampiamente annunciata per maggio, causerebbe gravissimi danni al sistema turistico-ricettivo cittadino, in primis ai nostri albergatori. Se le ragioni addotte dalle Terme non saranno presto e nel dettaglio chiarite, verrebbe da pensare che si tratti di una inqualificabile ed irresponsabile ritorsione alla approvazione della nuova norma regionale che sancisce che le concessioni dell’utilizzo delle acque non sono più perpetue ma ventennali, con la prima scadenza fissata al 2026″.
Un cambio di programma che andrebbe così a tagliare il mese e mezzo di attività – dal 1° maggio al 17 giugno – previsto dal calendario comunicato da Terme di Acqui Spa poco più di un mese fa, lasciando in evidenti difficoltà le strutture ricettive acquesi che si troveranno costrette ad annullare le prenotazioni pervenute. “Ovviamente – aggiunge il sindaco Rapetti – il Comune agirà in tutte le sedi a tutela dei legittimi interessi della città e dei suoi operatori economici. Rivolgo un appello alla Regione per concordare insieme una adeguata risposta, valutando le responsabilità e i doveri della società delle Terme in rapporto alla sussistenza delle condizioni per il mantenimento delle concessioni delle acque e delle convenzioni con il sistema sanitario per la erogazione delle cure. Non consentiremo alla proprietà delle Terme di disporre del futuro di Acqui”.
Protopapa: “L’immagine di Acqui va tutelata”
A quelle del sindaco Rapetti si aggiungono le dichiarazioni dell’assessore regionale Marco Protopapa: “Apprendo con dispiacere di una decisione presa dalla proprietà delle Terme, ovvero rimandare l’apertura prevista per maggio, in un un momento dove le evoluzioni in corso in materia legislativa erano rivolte a creare future prospettive sicuramente di certezze e di ripresa del comparto. Quanto deciso porterà a dover fare importanti riflessioni e prendere anche decisioni mirate per difendere e tutelare l’immagine della città di Acqui Terme”.