Caso Ginepro: lunedì al Tartara di Casale l'incontro con i condomini
L'assemblea è convocata alle 18. La commissione Controllo e Garanzia sarà invece il giorno dopo in Comune
La dura presa di posizione
CASALE – «Sarà capiente il Salone Tartara, a contenere tutti i condomini, per l’incontro organizzato improvvisamente dal Sindaco per il prossimo lunedì? Peccato che la Commissione di Garanzia è fissata per il giorno successivo!» si conclude così la lettera inviataci dal Comitato PalaFerraris sul ‘Caso Ginepro’.
«Interveniamo a nome dei più di 4.000 casalesi coinvolti nello scandalo del crack Ginepro per richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale su una situazione gravissima che noi non ci stanchiamo di sottolineare da più di un anno e che coinvolge la realtà di tutte le partecipate Casalesi (Amc, Energica, Am+ e Cosmo)» spiegano nella lettera.
Caso Ginepro: lunedì al Tartara di Casale l'incontro con i condomini
L'assemblea è convocata alle 18. La commissione Controllo e Garanzia sarà invece il giorno dopo in Comune
«Le tantissime persone che hanno regolarmente pagato le spese condominiali e che oggi rischiano di doverle ripagare sono cittadini che anche per amore di questa città e il legame di questa comunità hanno ritenuto che le scelte fatte dagli amministratori di condominio di convergere ancora una volta sulle partecipate comunali fossero di convenienza comune. Oggi invece si scopre che nessuno li ha informati del fatto che da molto tempo non venivano pagate le bollette non solo del gas ma anche dell’acqua. Erano a conoscenza di questa situazione i Consigli di Amministrazione, i Collegi Sindacali e i Revisori dei Conti? E in tal caso, che reazione hanno espresso rispetto ai bilanci e all’ammontare dei crediti? Non è accettabile che dopo molti mesi di chiacchiere e di comunicazioni di corridoio, soltanto negli ultimi giorni tra l’altro con un volantino non firmato depositato nelle cassette postali, come se fosse stata una pubblicità commerciale, sia stato fatto sapere ai condomini che le cose stavano precipitando. Oggi se quei cittadini-clienti verranno trattati da Energica come se fossero degli sprovveduti incapaci di affidarsi ad un corretto amministratore si rischia che quei circa 70 condomini rischiano tutti in massa di andarsene per protesta e di essere persi per sempre».
«Allo stesso modo però noi sappiamo che Amc, Am+ ed Energica hanno fornito negli ultimi anni diversi milioni di euro al bilancio del Comune di Casale e che questi soldi e queste risorse sono indispensabili per la tenuta della spesa sociale scolastica, culturale e per il sostegno di qualunque iniziativa. Poiché non si possono rimettere facilmente i debiti ma invece si deve procedere a fare chiarezza non solo come è stato correttamente chiesto dal consigliere Demezzi con la rapida convocazione della Commissione di Garanzia, ma chiedendo a un soggetto terzo di certificare che tutto quello che doveva
essere esperito è stato fatto per garantire trasparenza nel rapporto amministrativo con i clienti utenti di un amministratore di condominio da alcuni mesi alla luce dei fatti pare poco affidabile. Com’è possibile che a fronte di una rapida risoluzione dei contratti ai Comuni, aziende e ad altri enti del terzo settore, sia stata concessa una così ampia tolleranza nei confronti di altri soggetti? Rimane poi la domanda cosa succederà ad Energica? Sappiamo di uno studio commissionato per la ristrutturazione dell’azienda del valore di circa 100.000 euro mai utilizzato di cui non conosciamo l’esito, ma possiamo intuire che oggi questo studio, per tutte queste ragioni, non risulta più essere attuale in quanto le coordinate di contesto sono davvero molto diverse. È possibile che tutto questo non sia stato colto fino a questo momento e che si proceda con comunicazioni ancora tutto sommato tronfie di retorica da parte della società? Chiediamo all’Amministrazione di muoversi immediatamente per fare chiarezza e per limitare il danno che in caso contrario rischia davvero di essere molto pesante per 4.000 cittadini che avranno notevoli ripercussioni economiche su quanto accaduto danneggiando ulteriormente l’economia locale».