Truffarono sacerdote cuneese, chieste quattro condanne
Il presunto capo della "banda delle sacrestie" sarebbe un casalese. Per lui chiesti otto anni e otto mesi
CUNEO – Sono quattro le richieste di condanna – scrive Ansa – formulate dal pubblico ministero nel processo che vede, al Tribunale di Cuneo, altrettanti imputati accusati di furto aggravato, sostituzione di persona e truffa. Vittima un sacerdote di Envie, ora deceduto.
Al religioso, secondo l’accusa, sarebbero stati sottratti circa 40mila euro in assegni, falsificando la sua firma. I quattro farebbero parte dello stesso gruppo che avrebbe preso di mira diversi anziani preti tra le province di Cuneo, Alessandria, Torino, Biella, Novara e Vercelli.
Il presunto capo di quella che è stata denominata “banda delle sacrestie” è Luigi Manzato, di Casale Monferrato, attualmente detenuto. Per lui è stata chiesta la condanna a otto anni e otto mesi. Cinque anni e quattro mesi la richiesta di pena per il coimputato Massimo Minandri, tre anni e quattro mesi per gli altri due presunti complici Gianfranco Lago e Lidia Atteritano.
L’operazione “Angeli e Demoni”, avviata nel 2019 dalla Squadra Mobile della Questura di Vercelli, aveva portato all’arresto di cinque persone e al reperimento di oltre 100mila euro di refurtiva tra denaro e oggetti preziosi.