Tennis Cassine: “Passati altri 6 mesi, e il ‘pallone’ resta inagibile”
Tra i genitori cresce il malcontento. Il Comune: "Entro l'estate lavori affidati a un'altra impresa"
CASSINE – Lo scorso settembre mamme e bambini avevano organizzato una sorta di ‘flash mob’ in Municipio per chiedere all’amministrazione di fare il possibile affinché la nuova tensostruttura del circolo del tennis fosse resa finalmente agibile.
Un terzo campo coperto oltre ai due già esistenti –uno ‘indoor’ e l’altro ‘open’ – che consentirebbe ai giovani agonisti impegnati nei campionati nazionali di categoria (tre under 13 “allevati” nel centro sportivo cassinese figurano nella ‘top ten’ italiana) di potersi allenare senza doversi spostare in altri centri sportivi della provincia.
“I più piccoli spostati in palestra”
Il progetto della nuova struttura – del valore di circa 200mila euro – è stato ereditato dall’attuale Giunta dalla precedente amministrazione. Nella fase conclusiva dei lavori, tuttavia, da parte del Comune erano state rilevate alcune criticità relative alla battuta di cemento, all’impianto elettrico e al telaio del “pallone”. Imperfezioni per cui la Giunta guidata dal sindaco Carlo Maccario aveva chiesto alla ditta appaltatrice di porre rimedio. Da dicembre 2021, però, almeno per quanto riguarda l’operatività delle migliorie, la situazione è rimasta al palo.
“A settembre – commenta Giorgio Travo, presidente del Circolo Tennis Cassine – speravamo che nel giro di pochi mesi la situazione potesse sbloccarsi. Purtroppo così non è stato, di conseguenza i più piccoli li abbiamo dovuti trasferire nella palestra della scuola del paese. Tra i più grandi ne abbiamo parecchi che stanno raggiungendo ottimi risultati nei vari tornei nazionali e che hanno bisogno di allenarsi tutti i giorni: un solo campo coperto, perciò, non è più sufficiente“. Per tamponare la situazione Travo ha anche anticipato rispetto al solito il ripristino del campo all’aperto, “per dare modo anche ai più piccoli di tornare a giocare a tennis in condizioni idonee”.
“Iter burocratico: siamo alle fasi finali”
Tra i genitori, intanto, cresce il malcontento: “La tensostruttura rimane inagibile – lamenta una mamma – e il fatto che i bambini più piccoli debbano allenarsi in una palestra anziché su un normale campo è avvilente. Noi genitori iniziamo a sentirci presi un po’ per i fondelli, perché questa situazione è in stallo da più di un anno”.
Dal canto suo, il Comune tiene a precisare che “l’iter burocratico necessario a risolvere la situazione con la ditta a cui era stato affidato l’appalto richiede tempistiche che non dipendono dall’amministrazione. Da parte nostra – dichiara il vice sindaco Gianni Gotta – non c’è la minima intenzione di ostacolare alcunché. Tra l’altro siamo ormai alle fasi conclusive per la nuova assegnazione dei lavori. La struttura verrà messa a disposizione anche di altre attività sportive; è nell’interesse del Comune, quindi, renderla agibile”. Le tempistiche? “Molto probabilmente entro l’estate i lavori saranno affidati a un’altra impresa“.