Ospedale 'Galliano': Vercellino presenta il piano di "irrobustimento"
Nel pomeriggio di oggi a Palazzo Levi l'elenco degli interventi previsti per il nosocomio termale
Per carenza di personale, l'amministrazione termale preoccupata: "Temiamo rischi per i pazienti critici"
ACQUI TERME – Una decisione aziendale da parte di Asl Al che a Palazzo Levi ha destato stupore e disappunto tra le fila di maggioranza e opposizione: a causa della carenza di personale tecnico nei Laboratori e Servizi Trasfusionali, in particolare per quanto riguarda gli ospedali di Acqui Terme e Ovada, da marzo e fino al mese di luglio dalle 16 in poi non potrà essere garantito il servizio di analisi dei prelievi ematici effettuati. Prassi che all’ospedale ‘Monsignor Galliano’ viene di norma espletata “in loco” nei laboratori del primo piano; per i prossimi quattro mesi, invece, per accertarne gruppo sanguigno, fattore rh ed eventuali anomalie i prelievi ematici saranno inviati all’ospedale di Novi Ligure.
Una modifica accolta con comprensibile contrarietà dall’amministrazione acquese, anche considerando il fatto che appena un mese fa il direttore generale Luigi Vercellino era intervenuto a Palazzo Levi per la presentazione del “piano di irrobustimento” del ‘Galliano’. I membri della Giunta e i consiglieri tutti – rappresentati in questo caso dal presidente della commissione sanità Nicola De Angelis – si domandano, quindi, perché di tale decisione ne abbiano ricevuto comunicazione solo a inizio marzo.
“Tale decisione, di tipo organizzativo aziendale, ovviamente ha attenzionato la nostra Amministrazione, tanto che in accordo con tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione abbiamo deciso di esprimere congiuntamente la nostra cogente preoccupazione”, si legge nel comunicato firmato dai gruppi di maggioranza e di opposizione (a esclusione di Forza Italia) del Consiglio Comunale termale. “Riteniamo che, sebbene la “strategia “ sia stata ponderata e studiata con cura, le ripercussioni sulle persone ricoverate o, peggio ancora, trasportate in urgenza al Pronto Soccorso, negli orari nei quali il servizio dovrà appoggiarsi a Novi, possano essere particolarmente negative e mettere, di conseguenza, a rischio la loro salute. Questo pericolo, a nostro avviso, deriva dal tempo che per forza di cose intercorrerà tra il prelievo e il risultato, considerato che il campione dovrà essere fisicamente trasportato a Novi. In un paziente critico, ciò potrebbe determinare un peggioramento importante del quadro clinico e una lunga attesa prima di poter ricevere una trasfusione”.
Ospedale 'Galliano': Vercellino presenta il piano di "irrobustimento"
Nel pomeriggio di oggi a Palazzo Levi l'elenco degli interventi previsti per il nosocomio termale
Da Asl Al fanno sapere che nel periodo di sospensione, ovvero fino al mese di luglio, “verrà completata la formazione dell’equipe dl personale di Laboratorio per uniformarla a quella del Centro Trasfusionale”. Una soluzione che, tuttavia, secondo maggioranza e opposizione potrebbe non essere sufficiente: “Auspichiamo che non solo si completi la formazione del personale esistente (già esiguo pur uniformando le due realtà), ma si attuino sul piano aziendale anche assunzioni di nuovo personale tecnico, che andrebbe, senza dubbio, a implementare e dare “una boccata di ossigeno” ai lavoratori già presenti. A tale proposito, ribadiamo che anche i laureati in Scienze Biologiche possono essere impiegati come Tecnici di Laboratorio, per equipollenza di titolo, già riconosciuto dal Miur”.
Nel frattempo, Asl Al ha predisposto l’aumento delle scorte di sangue 0 negativo e l’installazione di una emoteca intelligente. Da Palazzo Levi, però, c’è preoccupazione per i tempi, ritenuti “un po’troppo lunghi e, per le ragioni sopra menzionate, chiediamo un accorciamento sia del periodo di formazione, ma soprattutto una celere installazione dell’emoteca, con l’aumento del numero di sacche “universali”. Ci preme inoltre sottolineare che il servizio trasfusionale del nostro Presidio ospedaliero supporta anche la Casa di Cura Habilita di Villa Igea, diventa quindi ancora più importante accelerare al massimo su queste disposizioni emergenziali, al fine di non trovarci in seria difficoltà”.
Al Pronto Soccorso di Ovada, nel frattempo, è già in funzione il sistema Poct (Point of care test) per il test rapido degli esami urgenti. Per l’ospedale ‘Galliano’, invece, Asl Al ha già avviato l’iter per l’acquisizione dello stesso strumento. “Anche su questo punto – aggiungono i gruppi consiliari – riteniamo fondamentale un significativo accorciamento dei tempi, poiché il nostro ospedale si trova ad effettuare prestazioni molto più complesse di quello di Ovada e, soprattutto, abbiamo una degenza chirurgica ed ortopedica dove la necessità di una trasfusione urgente spesso è quasi una costante”
Da Palazzo Levi si fa appello a un pronto aggiornamento da parte di Asl Al: “Così come per gli interventi annunciati durante la conferenza stampa, anche su questo riteniamo fondamentale un crono-programma preciso, con l’indicazione delle misure attuative e, soprattutto, dei tempi di realizzazione”.