"La casa di riposo di Castellazzo chiuderà"
Fumata nera, questa mattina, all'incontro in Prefettura
Per gli ospiti della struttura di Novi Ligure la procedura non avrà alcuna conseguenza. Il complesso aziendale valutato quasi 2,7 milioni
NOVI LIGURE — All’asta la casa di riposo “Serenella” di Novi Ligure. Lo scorso settembre infatti il tribunale di Genova ha deciso la liquidazione giudiziaria della Quattro S, società titolare della struttura situata nei pressi della Pieve. I giudici avevano inizialmente concesso tre mesi di esercizio provvisorio, poi prorogato fino al 31 marzo di quest’anno. Per gli ospiti la procedura non avrà alcuna conseguenza.
All’inizio di gennaio un imprenditore si sarebbe fatto avanti per acquisire l’intero complesso aziendale, ma la procedura prevede che ci sia almeno un tentativo di vendita all’asta. L’intero complesso aziendale è all’asta a partire da una base di 1,1 milioni di euro (862 mila euro per l’immobile, 210 mila euro per l’azienda e 28 mila per mobili e attrezzature).
La Quattro S ha acquistato l’immobile nel 2016 e nel 2019 ha iniziato una serie di lavori di ammodernamento per arrivare complessivamente a 68 posti letto. La superficie complessiva dell’area è di 8 mila metri quadrati e secondo la stima effettuata dall’architetto Bruno Contu il complesso immobiliare varrebbe circa 2,1 milioni di euro. Il commercialista Antonio Rosina si è invece occupato di valutare l’azienda, stabilendo il valore del capitale economico in 585 mila euro.
«Purtroppo in questi ultimi due anni sono numerose le situazioni di difficoltà per le case di riposo», dice Stefania Gallo, referente del sindacato Cse Sanità. Bosco Marengo, Castellazzo Bormida, Asti: sono solo alcuni dei casi di grave crisi affrontati nel 2022.
«Le società titolari danno la colpa al Covid, ma in realtà spesso si tratta di problematiche che esistevano già prima e che dipendono dalla cattiva gestione – spiega Gallo – Per quanto riguarda la Serenella, i 17 dipendenti lamentano anche ritardi nel pagamento degli stipendi».
In teoria però i posti di lavoro non dovrebbero essere a rischio: «La legge stabilisce che chi subentra nella gestione della struttura debba mantenere la forza lavoro esistente. Come sindacato continueremo a vigilare sulla procedura di liquidazione», conclude Stefania Gallo.
"La casa di riposo di Castellazzo chiuderà"
Fumata nera, questa mattina, all'incontro in Prefettura