Casa della solidarietà: la San Vincenzo fa appello ai cittadini
La struttura per donne in difficoltà di via Buffa necessita di manutenzione. L'associazione ha bisogno dell'aiuto di tutti
OVADA – Vent’anni fa la Conferenza di San Vincenzo, tra le più antiche attività rivolte alle persone in difficoltà, decideva di gestire la “Casa della solidarietà”, situata in via Buffa (dove si trova anche la nostra redazione). A lasciarlo nelle disponibilità dell’associazione di volontariato fu la proprietaria Antonietta Marini. Quest’ultima dispose l’indirizzo di utilizzarne parte degli spazi per l’accoglienza di soggetti in difficoltà, in particolare donne sole oppure nuclei famigliari. Oggi questa realtà importante per tutta la città ha bisogno dell’aiuto e della generosità degli ovadesi.
Manutenzione costosa
«Alcuni alloggi, così come gli uffici posti al piano terreno, vengono affittati – chiarisce l’avvocato Antonella Sultana, amministratrice dello stabile per conto della San Vincenzo -Altri otto appartamenti vengono concessi in comodato gratuito». Fu l’intraprendenza e il coraggio delle volontarie che portò nel 2003 alla decisione di accollarsi la gestione dell’edificio. Si tratta di un contributo tutt’altro che irrilevante alla soluzione di un problema grave, che purtroppo affligge sempre più persone: l’impossibilità di sostenere il costo dell’affitto di un’abitazione. «La manutenzione dell’edificio è costosa – prosegue Sultana – e si regge su quanto rimane dei proventi degli affitti una volta pagate l’Imu e i numerosi costi da sostenere: il fabbricato ha infatti bisogno di interventi costosi, ma non ci sono fondi sufficienti per pagarli». La San Vincenzo fa dunque appello agli ovadesi, affinchè sostengano, con contributi anche modesti e con lasciti testamentari di denaro. Chi desiderasse offrire un aiuto economico (grande o piccolo non importa) può effettuare un bonifico a Associazione “La San Vincenzo onlus”, Iban IT11X 05034 48450 0000 0000 3892. Per fare un lascito occorre invece scrivere sul proprio testamento la somma di denaro che si intende lasciare precisando l’impiego a favore della “Casa della solidarietà”.