Alessandria, il solito punto che serve a poco
In vantaggio con Martignago, nella prima metà della ripresa subisce la pressione della Fermana (1-1). Preoccupa Cori
Errore madornale nell'azione del pareggio, che vanifica un primo tempo da chiudere con il doppio vantaggio
ALESSANDRIA – Buttarsi via è diventato lo sport che riesce meglio all’Alessandria. Perché, per l’ennesima volta, si è buttata via una partita da vincere e, invece, un solo punto in due gare casalinghe, mentre dietro l’Imolese ne conquista 6 in 180′ e sale a -2 dai Grigi. O, peggio, l’Alessandria è solo due punti sopra il penultimo posto. C’è da preoccuparsi, e tanto. Non c’è mai stato disfattismo nelle critiche, fin dal primo giorno di questa stagione: solo una lettura, realistica, di un campionato in cui salvarsi all’ultimo secondo dell’ultima gara è una bella frase, ma il tempo delle illusioni è finito, se mai è davvero iniziato.
Disarmante vedere come si regalano gol, dopo non essere riusciti a chiudere la partita nel primo tempo, contro una difesa avversaria a tratti balbettante. Però l’Alessandria fa di peggio: Nunzella ha dieci metri di vantaggio su Pinzi e si fa recuperare, poi Sini tiene in gioco Busatto, a completare un disastro che mostra i troppi limiti di una squadra incapace di gestire il gioco.
Alessandria, il solito punto che serve a poco
In vantaggio con Martignago, nella prima metà della ripresa subisce la pressione della Fermana (1-1). Preoccupa Cori
Se la permanenza in C si dovrà decidere agli spareggi, la fragilità, l’inadeguatezza di alcuni elementi, le leggerezze, gli sbagli alimentano paure e pessimismo. Tanto.
LIVERANI – Beffato: non molto lavoro, però due parete decisive, in avvio di ripresa, su Neglia e Busatto. Sul gol si arrabbia e ha ragione, con i compagni, perché è inconcepibile favorire un gol simile: 6
BALDI – Altalenante: più in copertura che in spinta, primo tempo di contenimento a parte i primi 10′ in cui tutta la squadra subisce. Nella ripresa prova ad alzare il suoi raggio di azioni, ma con qualche indecisione: 5.5
SABBIONE – Deciso: fa sentire i suoi centimetri soprattutto su Neglia, il più in ombra dell’attacco ospite. Un po’ nervoso dopo il fischio finale, forse anche perché provocato da un avversario: 6
SINI – Teso: non è da lui, ma nella ripresa perde lucidità e la posizione sbagliata, che tiene in gioco Busatto nell’azione del pareggio, solitamente non gli appartiene ed è sintomo di poca lucidità, di quella pressione che, lui per primo, solo tre giorni fa ha detto che non deve essere un alibi. Ben altro passo nel primo tempo: 5.5
NUNZELLA – Scellerato: inspiegabile, inaccettabile, senza giustificazioni quanto combina nell’azione del pareggio. Non è possibile farsi recuperare così tanti metri. Per tutta la gara la Fermana affonda meglio dalla sua parte, ma senza quel regalo l’Alessandria avrebbe due punti in più: 4.5
NICHETTI – Instancabile: lui sì non molla un attimo la presa. Qualche appoggio non è perfetto, ma lancia un paio di ripartenze su palloni riconquistati, fa filtro davanti alla difesa, nel finale prova anche a fare l’attaccante per cercare un gol, in assenza di colpitori di testa:6
SPERANZA – Intermittente: alterna accelerazioni a involuzioni palla al piede, che frenano la manovra. Ha un cambio di passo che, però, con il passare dei minuti, diventa più lento e prevedibile: 6
GUIDETTI – (dal 35’st) Tiratore: nei meno di 15′ si vede, in realtà, solo per il piazzato dal limite, che calcia anche abbastanza bene, ma da uno come lui si può, e si deve, pretendere di più: ng
G.RENAULT – Frenato: qualche progressione, e in una, nel primo tempo, potrebbe essere servito meglio, nella ripartenza 3 contro 2 in avvio di ripresa frana in area, invece di provare a girare la palla verso la porta, cercando un improbabile rigore: 5.5
C.RENAULT – (dal 10’st) Pericoloso: non tanto per le azioni in cui è coinvolto (poche, di fatto solo un cross fuori misura), ma per il cartellino che rimedia 5 minuti dopo essere entrato in campo, che finisce per condizionarne il contributo: 5
MARTIGNAGO – Ispirato: gol sfiorato almeno due volte prima del tapin vincente. Vede bene la porta, ha almeno altre due opportunità prima dell’intervallo. L’uscita di Cori gli toglie un punto di riferimento e condiziona alcune sue scelte di gioco: 6.5
CORI – Sfortunato: oltre ai due punti, l’Alessandria perde il suo terminale offensivo, che aiuta la squadra a salire, fa sponda e inventa, nell’azione del vantaggio, una grande giocata: 6
Cori, ora si teme un lungo stop
Al triplice fischio, per la prima volta, la Nord non applaude la squadra
GALEANDRO (dal 38’st) – Volenteroso: non può essere l’alter ego di Cori, ma almeno dovrebbe attaccare di più la profondità, perché anche così si può aiutare la squadra. Lo fa a sprazzi, in altre occasioni è ostinato e favorisce il recupero dei difensori. Due conclusioni vere, una dà l’illusione del gol. Ma dovrebbe crearsi più opportunità di tiro: 5.5
GAZOUL – Limitato: a guardare le ultime due gare in casa ha sulle spalle, anzi sulle testa, 4 punti che mancano ai Grigi. Sia chiaro, non è solo colpa sua, ma la schiacciata contro la Lucchese e l’infornata di oggi devono essere gol. Senza se e senza ma: 5
ROTA – (dal 35’st) Aggiunto: deve portare energie fresche, non ha molto tempo per farlo: ng