Il nuovo ospedale di Alessandria sorgerà alle spalle del villaggio Borsalino?
Presentato il progetto della Regione. Ora si aspettano le osservazioni di Palazzo Rosso e della conferenza dei sindaci. Il via…
Per la segreteria cittadina guidata da Alessandro Rolando, "la Giunta Cirio non si preoccupa solo di Torino e dell’hinterland come il duo Chiamparino-Saitta. E Ravetti..."
La segreteria cittadina della Lega, guidata da Alessandro Rolando, attacca il Partito democratico sul tema del nuovo ospedale: “Dopo un paio di mesi in cui diversi esponenti locali del Pd (eccetto il sindaco del capoluogo, sarà forse un caso?) hanno inondato i mass media di continue improvvide dichiarazioni sul nuovo ospedale di Alessandria e sulla presunta incapacità della giunta regionale di addivenire a una soluzione, lunedì il presidente della Regione Piemonte e gli assessori Icardi e Poggio, in visita in città, hanno finalmente messo a tacere le critiche”.
Secondo il Carroccio, “fa strano che molte di esse provengano da chi, nel suo ruolo di presidente della Commissione Sanità nella passata legislatura regionale, nulla ha fatto nella prospettiva di un nuovo ospedale ad Alessandria preferendo, per ragioni di partito, accettare tutte le scelte ‘torinocentriche’ dell’ex assessore Saitta (ci ricordiamo bene la tragica ‘riorganizzazione della rete ospedaliera’ della nostra provincia ai tempi di Chiamparino, così come se lo ricordarono bene nel 2019 i cittadini di Novi e Tortona)”.
Il nuovo ospedale di Alessandria sorgerà alle spalle del villaggio Borsalino?
Presentato il progetto della Regione. Ora si aspettano le osservazioni di Palazzo Rosso e della conferenza dei sindaci. Il via…
Non solo: “Ciò premesso, vorremmo spiegare al Partito Democratico che, quando la Giunta Cuttica propose alla Regione Piemonte l’area di piazza d’Armi, la relazione idrogeologica (redatta dai tecnici, per inciso) considerava idonea quell’area; l’Autorità di Bacino ha deciso di cambiare i parametri ma la nuova Giunta comunale ha ‘dormito’, non presentando osservazioni tantomeno ricorsi a un atto che può mettere in ginocchio la città e paralizzarla totalmente (i primi effetti li abbiamo visti sul raddoppio dei costi per il secondo ponte sulla Bormida e adesso sull’ubicazione del nuovo ospedale). Ci riesce difficile immaginare che il Partito democratico e il consigliere regionale Ravetti due anni fa avessero la sfera di cristallo e sapessero in anticipo che ci sarebbe stata una sostanziale modifica al Piano Ambientale Integrato, perciò in base a quali criteri possono vantarsi di aver avuto ragione con il senno di poi?”.
La conclusione? “Comprendiamo – si legge ancora nella nota leghista – che il consigliere regionale Ravetti sia già fortemente preoccupato per le elezioni del 2024 e debba ‘sgomitare’ per avere la giusta attenzione dai cittadini, dalla stampa e probabilmente anche dal suo stesso partito, ma ci penseremo noi a rinfrescare la memoria all’opinione pubblica qualora dovesse continuare a insistere su questi temi nella falsa speranza che la cittadinanza e il mondo della Sanità dimentichino il suo operato nella precedente legislatura regionale. Ci preme inoltre ribadire l’impegno della Regione Piemonte per ristrutturare l’Ospedale Infantile e per riqualificare l’attuale ospedale come punto di riferimento per la Medicina territoriale: ciò, a riprova di una Giunta regionale che non si preoccupa solo di Torino e dell’hinterland del capoluogo regionale come il duo Chiamparino-Saitta (spalleggiato da esponenti dei territori periferici troppo pavidi per far valere le ragioni dei loro territori di appartenenza e provenienza)”.