Portare il cane a passeggio e trovare un libro che ti scuote le emozioni. Un’idea per Alessandria
L’altro giorno, mentre portavo il cane a fare i suoi bisogni al piccolo parco in prossimità al fiume Tanaro, ho pensato a quando, fino a poche settimane fa, trovavo sempre un libro sulle panchine dove solitamente mi sedevo. Ovviamente non ero in questa città. Ma dovete sapere, e molti lo sanno già, che è normale, è consuetudine, lasciare libri nelle panchine della maggioranza delle città europee per gli altri.
La gente usa le panchine dei centri cittadini per rilassarsi, in pochi usano i cellulari mentre sono seduti sotto un albero, e oltre che pulire cosa normalmente i cani lasciano sui marciapiedi e nei parchi, legge libri. Si, legge libri, anziché seguire discussioni polemiche senza senso con sconosciuti sui social. Poi i libri li lascia lì, per chi arriva dopo, che possa avere qualcosa da leggere o da portarsi a casa se incuriosita’ abbastanza. Se lo porti a casa, regola vuole, che lasci un libro al suo posto. Non lasci la panchina vuota.
Ha un nome tutto questo, si chiama “Bookcrossing”, ed è diffuso in tutto il mondo ed e’ dal 2001 che questa iniziativa ha preso piede. Lo scopo era trasformare il mondo in una biblioteca a cielo aperto, lasciando i libri nei luoghi pubblici più disparati, dalle panchine ai mezzi pubblici. Il bookcrossing è un fenomeno internazionale. Che coinvolge non solo le grandi Capitali, ma anche le piccole realtà. In certe città le amministrazioni comunali hanno organizzato delle vere are ufficiali di scambio e speriamo che anche ad Alessandria questo possa accadere.
Costa poco, quasi nulla, per un’amministrazione comunale, ma in attesa di ciò, si parte dalle panchine, specie ora che il tempo ci permette di lasciare un libro a cielo aperto senza la paura d’essere bagnato dalla pioggia. In Italia l’iniziativa non ha ancora un gran numero di seguaci, diciamo che a parte Milano e qualche altra grande città, il bookcrossing non esiste. Da quello che ho notato io, sulle panchine di Alessandria non c’è nulla.
Le panchine che visito sono vuote, deserte, eppure basterebbe poco per renderle interessanti. Questo articolo, questa idea, mi è venuta in mente quando mi sono ritrovato, anche io, la scorsa settimana, a guardare, seduto sulla panchina, Twitter, e farmi catturare da una stupida polemica, tipica da social, così mi sono chiesto: “E se cominciassi io a lasciare libri in giro sulle panchine?”
Si, Se ancora nessuno l’ha fatto, comincio io. Mi sono preparato dieci libri da lasciare in giro per Alessandria, sperando che qualcuno li legga.
Facciamo così, vi dico anche dove li lascio: Piazza Santa Maria di Castello, in Piazzetta della Lega e in Piazza della Libertà, nelle panchine davanti al Palazzo Comunale. Dentro il libro ci sarà un mio messaggio, con su scritto cosa fare se vuoi partecipare all’iniziativa che, al momento, vede anche il sostegno di importanti mezzi d’informazione locali, come appunto Il Piccolo in cui state leggendo l’articolo.
Li lascerò li venerdì mattina, andate a cercarli e portatevi un libro con voi da lasciare li. Poi fatte la fotografia, taggatelo su Instagram o su Facebook, #bookcrossingalessandria. Sono certo che, se cominciamo anche in dieci, ma anche in tre, qualcuno possa accorgersene e magari qualcuno decide di darci una mano, creando anche dei piccoli punti ufficiali dove proteggerli dalle intemperie e possa divenire un luogo dove darci uno sguardo, dove vedere cosa i nostri concittadini abbiano da proporci da leggere e cosa ci piacerebbe che loro leggessero.
Si parte venerdì. Appuntamento con i primi libri, le mie proposte, che saranno libri in italiano e/o in inglese, in Piazza Santa Maria di Castello, in Piazzetta della Lega e in Piazza della Libertà, nelle panchine davanti al Palazzo Comunale.