Crollo lampione in via Ferraris: “Controlli per capire le cause”
Il vice sindaco Lelli: "Un tempo lì c'era una fontana, potrebbero esserci delle infiltrazioni"
ACQUI TERME – Nel tardo pomeriggio di venerdì in via Maggiorino Ferraris, di fronte al salone ex Kaimano, uno dei lampioni nei pressi del gazebo in ferro battuto installato sul marciapiede all’altezza dell’intersezione con via Amendola è crollato improvvisamente al suolo danneggiando parte della copertura del gazebo stesso. Fortunatamente nessun passante è rimasto coinvolto.
“Ringraziando il cielo anche stavolta è andata bene”, commenta il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Lelli in riferimento all’episodio del bagolaro collassato al suolo lo scorso dicembre in corso Bagni. “Si tratta di un fatto davvero anomalo. Non è normale, infatti, che un palo delle luminarie urbane crolli a terra a causa delle raffiche di vento, anche perché parliamo di installazioni abbastanza recenti».
Tra le prime ipotesi formulate dai tecnici comunali, la possibile usura della base del lampione ancorata al terreno, “probabilmente spiegabile dal fatto che fino ad alcuni anni fa proprio in quel punto era presente una fontana. Sotto la superficie pavimentata potrebbero essersi generate delle infiltrazioni che, col tempo, potrebbero aver causato l’arrugginimento della porzione ancorata al suolo”. Ipotesi che saranno vagliate nei prossimi giorni: “Ho già predisposto un primo approfondito controllo di tutti gli altri lampioni presenti nella stessa area. Dobbiamo assicurarci che non ci siano altri rischi di crollo”. Nel caso dovessero emergere particolari difformità rispetto alle iniziali supposizioni, “allora partirà un controllo di tutti gli altri lampioni cittadini simili a quello caduto davanti all’ex Kaimano. Ripeto, secondo noi la causa più plausibile potrebbe essere l’usura da infiltrazioni, ma al momento non abbiamo certezze. La cosa più importante, ovviamente, è assicurarci che non ci siano rischi concreti per la popolazione“.