La val Lemme perde un simbolo: addio ad Angelo delle Barlettine
Angelo Iacoponi - il "Bandito" come lo chiamavano gli amici - viveva in una località isolata di Voltaggio. Memorabili le sue partecipazioni a Portobello
VOLTAGGIO — Voltaggio dà l’addio a Angelo Giulio Iacoponi, per tutti “Angelo delle Barlettine”, l’allevatore genovese di cavalli arrivato in paese alla fine degli anni Settanta per vivere in una isolata località della val Morsone.
Angelo Iacoponi, 80 anni, era uno dei personaggi più conosciuti in alta val Lemme: soprannominato “Bandito” o “Capitano”, era un uomo sarvægo, come si dice da quelle parti: selvaggio, sì, magari anche ruvido. Ma soprattutto libero. Un eremita? Non nel senso comune del termine. Anzi, alle Barlettine era sempre circondato da amici che condividevano con lui l’amore per la natura e per gli animali (cominciò la sua esperienza da allevatore salvando alcuni cavalli dal macello).
In tanti ricordano ancora il celebre matrimonio di cui fu protagonista nel 1981. Alcuni mesi prima, Angelo era stato ospite della popolare trasmissione televisiva “Portobello” condotta da Enzo Tortora. Iacoponi entrò in studio a cavallo e raccontò della sua vita alla cascina Barlettine, una realtà semplice fatta di lavoro ai piedi del monte Tobbio, senza elettricità, acqua correnteo telefono. Alle telecamere della Rai, Angelo disse di essere in cerca di una donna che volesse condividere quell’esistenza difficile ma autentica.
E ci riuscì: convolò a nozze con la figlia di un industriale. Il matrimonio, celebrato a Voltaggio con tanto di carrozze e cavalli, ebbe come testimoni lo stesso Tortora e la presentatrice tv Renée Longarini. L’unione durò poco e Angelo per diversi decenni rimase solo. Nel 2018 tornò a “Portobello”, nella riedizione condotta da Antonella Clerici – che nel frattempo si era trasferita ad Arquata Scrivia – di nuovo per cercare un’anima gemella. «Nonostante sia ormai vecchio, come quarant’anni fa non mi è passata la voglia di rimettermi in gioco, cosa che invece manca a tanti giovani che conosco», disse.
L’amore non arrivò, ma Angelo continuò a rimanere alle Barlettine, in mezzo a una natura quasi incontaminata che l’aveva accolto nel 1978 e che fino all’ultimo l’ha cullato con le proprie braccia rudi ma benevole, esattamente come quelle del Bandito.
Il rosario di Angelo Iacoponi sarà recitato questa sera, giovedì 9 marzo alle 20.30, nella chiesa di Voltaggio. I funerali saranno celebrati domani, sempre a Voltaggio, alle 15.00.