Ex fermata del tram: si va a trattativa privata
Dopo tre bandi deserti il Comune prova un'altra via per allienare l'edificio di piazza Castello
L'intervento del Consorzio Servizi Sociali finanziato dal Pnrr
OVADA – C’è un futuro per l’ex fermata del tram di piazza Castello. A offrire una prospettiva di rilancio all’edificio oggi in stato di grave degrado sarà il Consorzio Servizi Sociali. Lo strumento è il contributo da oltre un milione di euro concesso, nell’ambito dei bandi Pnrr, per trasformare l’area in una stazione di posta. “L’idea – chiarisce Gianni Zillante, direttore del Consorzio – è quella di creare uno spazio di appoggio per chi ha difficoltà con l’abitazione, un’area in cui accanto a un alloggio si sviluppino altri servizi”. Fra questi l’ampliamento della mensa che lo stesso Consorzio gestisce per le famiglie in difficoltà. “Ovada – spiega l’assistente sociale Valentina Aquaroli, responsabile dell’area progetti del Consorzio – ha diversi situazioni delicate da gestire. Quest’idea vuole essere parte di un piano più ampio per gestire le fragilità che rileviamo sul territorio con la nostra attività quotidiana”.
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La scorsa settimana l’edificio è stato eliminato dall’elenco degli immobili di proprietà comunale destinati all’alienazione. “Siamo felici – ha commentato Grazia Di Palma, assessore all’Urbanistica del Comune di Ovada – che si sia concretizzata quest’opportunità. L’edificio rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestito per finalità sociali”. Il Consorzio punta a recuperare la forma originaria con il tetto caratteristico ad archi. “Un tratto identitario della città – assicura Zillante – I prossimi anni saranno molto complessi per il monte di lavoro da portare avanti”. I primi risultati potrebbero essere visibili tra 2026 e 2027.