Coldiretti Alessandria: "Aumento spropositato per frutta e verdura"
Il presidente Bianco: "A pesare è la concorrenza straniera"
Punto di forza? L'enogastronomia di qualità
Il cibo diventa la voce principale del budget della vacanza in Italia con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese. E’ quanto stima la Coldiretti nel commentare l’indagine Demoskopea dalla quale emerge che saranno 442 milioni le presenze nel 2023 per una spesa turistica che, in valore assoluto, sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata pari al 22,8% rispetto ai dodici mesi del 2022.
In Piemonte aumentano arrivi e pernottamenti di turisti: le presenze dovrebbero attestarsi sui 15,6 milioni con una crescita del 4,2 per cento rispetto al 2022. La Regione scala la classifica negli arrivi, 6,1 milioni, con una crescita del 10 per cento. Fra i dati più rilevanti la crescita dei movimenti dall’estero, con il 49% dei pernottamenti generato dal turismo estero, a fronte del 44% del 2019. Per l’80% si tratta di turisti provenienti dai principali 7 mercati europei, Germania, BeNeLux, Francia, Svizzera, Uk, Scandinavia, Spagna, e dagli Usa che tornano a crescere facendo segnare un +7 sul 2019.
Coldiretti Alessandria: "Aumento spropositato per frutta e verdura"
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“L’Italia è diventata così leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa – spiegano Roberto Moncalvo (presidente di Coldiretti Piemonte) e Bruno Rivarossa (delegato confederale) – L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare. Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio”.
“I nostri circa 300 agriturismi in tutto il Piemonte – concludono – sono altamente qualificati grazie ai corsi che vengono periodicamente organizzati per i cuochi contadini e per l’ospitalità per cui anche l’offerta si sta sempre più diversificando ed ampliando. Un’offerta che spinge anche i piccoli borghi ed il Piemonte è la regione che ha il maggior numero di piccoli Comuni: ne conta 1.046, cioè il 18,99% del totale nazionale”.