Autosped, un’altra pagina di storia. E’ finale
Sfatato anche il tabù Delser: 64-54. Domani la sfida con Sanga Milano per alzare il trofeo
BATTIPAGLIA – Alla prima partecipazione, nel 2021, stop nei quarti. Un anno fa fatale la semifinale. Questa sera Autosped scrive un’altra pagina nella storia di un club che è un modello, di gestione, di qualità, di professionalità e di passione. Che conquista, meritatamente, la finale di Coppa Italia.
Sfatato anche il tabù Delser Udine: 64-54 in una sfida in cui Castelnuovo impiega un po’ a carburare, ma quando ingrana accelera, già nel finale del primo quarto e poi nel secondo, e soprattutto dopo l’intervallo lungo, lo scatto nella prima metà dell’ultimo parziale per quel vantaggio in doppia cifra che gestisce fino alla fine, sfruttando la profondità del roster, il lavoro enorme in difesa di Smorto, i canestri pesanti ogni volta per respingere i tentativi di rimonta delle friulane.
Domani, dunque, si rinnoverà il duello che è anche in campionato, in questa final eight in cui l’egemonia del girone nord è davvero enorme: Autosped contro Sanga Milano, promossa dopo un supplementare (82-80) a spese di Costa Masnaga.
Fatica e rimonta
Per cinque minuti Autosped non entra in partita, mentre Ronchi e Turmel permettono a Udine di allungare. Sul 15-6 per le friulane, tre cambi di coach Molino, che funzionano, perché le giraffe alzano l’intensità in difesa e con un parziale di 7-0, grazie anche alla bomba di Bonasia. Al riposo solo un punto per la squadra di Massimo Riga, 18-17
In avvio di secondo quarto la seconda bomba di fila di Marangoni dà il primo vantaggio, 18-20 e, anche, il +4 grazie a Rulli, ma la risposta della Delser frena il tentativo di allungo. Castelnuovo smarrisce un po’ di lucidità, due falli e un errore di Gatti, e con i liberi è controsorpasso, ma Premasunac tiene le sue a stretto contatto dopo 6’30” (25-24) e ancora la croata rimette momentaneamente avanti le sue (25-26). E’ una altalena di vantaggi, fino a quando, di nuovo, Marangoni sale in cattedra, 5-0 personale, prima un canestro caparbio, poi azione da 3 (canestro e libero) per il nuovo +4 di Castelnuovo (27-31). E’ il momento di Gianolla, anche con un gioco da 3, per il +8, massimo gap, che all’intervallo lungo è +6, con un canestro di Turmel, 33-39.
Paura e fuga
Ancora Gianolla per il nuovo +8 in avvio di terzo quarto, che Ronchi replica. Con il canestro di Leonardi è +9 (35-44), ma Tourmel, nel pitturato, risponde. E con il 5-0 Udine si avvicina di nuovo a -4. Baldelli dà respiro alle sue. Turmel è di nuovo spietata per il nuovo -4. Che diventano -2 con Ronchi. Ma la reazione c’è, per ricacciare le avversarie, e con tre liberi (due di Gatti, per i primi punti di ‘Micia’) ridanno il +7 con cui si chiude il terzo parziale, 46-53.
La tripla di Bonasia vale il +10 in avvio di ultimo periodo. Poi antisportivo per Turmel e con i due liberi di Baldelli è +12. A 4′ la tripla di Ronchi restituisce un po’ di fiducia a Delser, ma Gatti dalla sua posizione va a segnare per il +11. Marangoni non perdona. Ronchi è super da 3, ma comunque Autosped ha un +8 da giocare negli ultimi 77 secondi. Che diventa + 10, con Gatti che sancisce, di fatto, la prima storica finale per le ragazze di coach Nino Molino. 64-54, sul campo inizia il balletto, meritato di un gruppo eccezionale
DELSER UDINE – AUTOSPED 54-64
(18-17, 33-39, 46-53)
Delser Udine: Bovenzi 5, Ronchi 25, Bacchini 2, Turmel 16, Da Pozzo 3, Lizzi, Pontoni, Mosetti, Gregori 3. Ne: Penna, Tumeo, Agostini. All.: Riga
Autosped: Marangoni 15, Premasunac 9, Leonardi 4, Baldelli 6, Gianolla 10, Rulli 7, Bonasia 7, Smorto, Gatti 6. Ne: Bernetti, Ravelli, Castagna. All.: Molini