Concessioni acque: la Regione approva l'emendamento di temporaneità
La durata massima non potrà superare i 20 anni: "Per Acqui Terme nuove opportunità di sviluppo"
La decisione della Regione Piemonte e la soddisfazione degli assessori Protopapa e Poggio
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato l’emendamento relativo alla trasformazione delle concessioni di acque minerali e termali, per quelle che sono ancora perpetue a temporanee. Un provvedimento che modifica la legge regionale 25/1994 (ricerca e coltivazione delle acque minerali e termali) in attuazione del Codice dell’Ambiente, decreto legislativo 152/2006 che stabilisce la concessione per una durata massima di anni 20 a decorrere dall’anno di entrata in vigore del decreto legislativo.
“Grande soddisfazione per questo provvedimento – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia, Pesca e Cibo, l’acquese Marco Protopapa – che offre nuove opportunità di sviluppo per Acqui Terme, per il territorio e per il turismo locale delle aree termali in Piemonte”.
Concessioni acque: la Regione approva l'emendamento di temporaneità
La durata massima non potrà superare i 20 anni: "Per Acqui Terme nuove opportunità di sviluppo"
“Spezzare il monopolio consentirà di aprirsi al mercato – rimarca l’assessore regionale al Turismo, Commercio e Cultura Vittoria Poggio – Una soluzione condivisa e maturata anche alla luce dello stallo in cui è venuta a trovarsi la città che ha la fortuna di avere un tesoro nel sottosuolo capace di generare ricchezza e attrarre visitatori ma che per le vicissitudini che conosciamo è rimasta bloccata. In tempi brevi saranno pubblicati i bandi che renderanno pienamente operativa la ripresa di tutte attività”.
Rapetti su concessioni termali: "La città si apre alla concorrenza"
"Al termine delle scadenze il Comune si candida a guida consorziale"
Sul tema interviene anche l’onorevole Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e coordinatore piemontese del Carroccio: “La decisione del Consiglio regionale, a partire da un emendamento della Lega, di trasformare le concessioni per acque minerali e termali da perpetue a ventennali è un grande risultato per Acqui Terme, perché sancisce la fine del monopolio di un unico soggetto sulla più grande risorsa del territorio, e apre la strada a nuove soluzioni e nuove opportunità in un comparto in cui certamente pubblico e privato potranno sviluppare percorsi talora paralleli, talora di partnership, sempre tenendo presenti gli interessi di tutta la comunità dell’Acquese. In questo modo, finalmente, ‘correggiamo la rotta’ rispetto alla scellerata scelta di privatizzare le Terme di Acqui, compiuta negli anni scorsi dal centro sinistra targato Chiamparino. E’ un bel giorno per Acqui Terme, l’inizio di un futuro tutto da costruire. Un plauso ai rappresentanti della Lega che, in consiglio e in giunta, da anni lavorano con determinazione a questo obiettivo”.