Rapetti su concessioni termali: “La città si apre alla concorrenza”
"Al termine delle scadenze il Comune si candida a guida consorziale"
ACQUI TERME – “Con l’approvazione dell’emendamento di temporaneità sulle concessioni delle acque minerali e termali la Regione ha ottemperato a quanto richiesto dal ‘Testo Unico Ambientale’, un Decreto Legislativo del 2006. Questa per la nostra città è certamente una notizia positiva in un’ottica concorrenziale”. È il commento del sindaco Danilo Rapetti in merito al provvedimento adottato dalla Regione Piemonte relativo alla trasformazione delle concessioni delle acque minerali e termali da perpetue a temporanee.
In base a quanto previsto dal testo dell’articolo 96 (comma 8, del Dl del 2006 n. 152), quindi, le due concessioni (ex) perpetue ora in capo a Terme di Acqui Spa (denominate “Terme” e “Vascone”, riferite alle acque che sgorgano dall’edicola della Bollente e a quelle che alimentano lo stabilimento Lago delle Sorgenti) scadranno nel 2026, mentre quella sulle acque del sottosuolo cittadino (“Città di Acqui Terme”) nel 2025.
A tal proposito, il sindaco Rapetti guarda avanti e prova a delineare i possibili scenari futuri: “Scaduti i termini concessori e in vista dell’apertura di una nuova procedura di gara finalizzata all’affidamento delle acque, il Comune si candida a fare da capofila in un consorzio composto in primis da Terme di Acqui Spa e da tutti gli altri soggetti privati intenzionati a investire sul termalismo acquese. In questo modo sarà possibile definire una distribuzione coerente delle acque in base ai vari investimenti preventivati dai diversi operatori economici”.