Concessioni acque: la Regione approva l’emendamento di temporaneità
La durata massima non potrà superare i 20 anni: "Per Acqui Terme nuove opportunità di sviluppo"
ACQUI TERME – È un giorno per certi versi cruciale quello di oggi, martedì 28, per la città di Acqui Terme in particolare: la Regione Piemonte, infatti, ha approvato l’emendamento presentato dalla maggioranza relativo alla trasformazione delle concessioni delle acque minerali e termali da perpetue a temporanee.
Il provvedimento è stato adottato in applicazione dall’articolo 96, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Il testo stabilisce che le concessioni di acque minerali e termali perpetue date senza limiti di tempo debbano essere trasformate “in concessioni temporanee la cui durata è stabilita nel limite massimo di anni 20″.
Un cambio di passo che, una volta scadute le tre concessioni ora in capo a Terme di Acqui spa, di cui una con scadenza 2025 (denominata “Città di Acqui Terme”) e due “perpetue” (“Terme” e “Vascone”), potrebbe aprire nuovi scenari dal punto di vista dei futuri investimenti nel settore termale acquese.
L’assessore regionale Marco Protopapa, esprime “grande soddisfazione per questo provvedimento, che offre nuove opportunità di sviluppo per Acqui Terme, per il territorio e per il turismo locale delle aree termali in Piemonte. La Regione ha ritenuto opportuno provvedere a un adeguamento dopo anni in cui non si è mai provveduto ad adempiere alle indicazioni legislative nazionali”.
Tra i circoli politici locali, tra le prime reazioni al provvedimento regionale, quella del Partito Democratico acquese: “E’ un atto importantissimo e positivo che apre la strada alla concorrenza e agli imprenditori interessati all’attività termale. Il Circolo del Pd di Acqui Terme esprime soddisfazione poiché da anni sosteniamo la necessità di adottare una legge come quella citata. Dopo questo atto fondamentale, riteniamo che si debba, alla scadenza delle concessioni, procedere con la soluzione della gara per l’affidamento in somministrazione delle acque, come asserito con più pronunce dall’Autorità garante della concorrenza. Ci sarà tempo per approfondire le soluzioni alla luce della legge approvata”.