“Disastro ambientale”? La Provincia tace, il Comune chiama la Regione
Il sindaco Giorgio Abonante: “Se si dovesse arrivare al processo, ci si dovrebbe costituire parte civile”
"Dopo 4 mesi di attesa ci chiediamo quali azioni il sindaco e la giunta abbiano intrapreso"
ALESSANDRIA – Inquinamento Fraschetta: il Comitato Stop Solvay scrive al sindaco, Giorgio Abonante.
“Sono passati ormai 4 mesi da quando alcuni membri del Comitato Stop Solvay hanno incontrato hanno incontrato l’amministrazione comunale per parlare della disastrosa questione ambientale e sanitaria a Spinetta Marengo. Durante l’incontro – si legge in un lungo comunicato – sono state discusse diverse misure urgenti, indispensabili per garantire che le persone che abitano i territori devastati dall’inquinamento, possano vivere in salute e con dignità e il sindaco si è impegnato a rispondere alle numerose richieste del Comitato, prima tra tutte la necessità di un protocollo sanitario per i medici di base della Fraschetta e di Alessandria”.
“Disastro ambientale”? La Provincia tace, il Comune chiama la Regione
Il sindaco Giorgio Abonante: “Se si dovesse arrivare al processo, ci si dovrebbe costituire parte civile”
“Si tratta, come abbiamo avuto già ribadito in più occasioni, di un protocollo fondamentale perché le persone possano realmente monitorare il proprio stato di salute. Il biomonitoraggio che il Comitato Stop Solvay – insieme con le altre realtà che impegnate da anni nella tutela ambientale e della salute di Spinetta – ha chiesto a Comune e Regione è solamente uno dei tanti passaggi fondamentali per garantire il diritto alla salute delle persone che vivono nei territori colpiti dall’inquinamento. Oltre a questo, deve necessariamente esserci un sistema sanitario e territoriale pronto ad accogliere coloro che presenteranno Pfas nel sangue e patologie ad essi correlate”.
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“Le persone che hanno partecipato al primo biomonitoraggio pilota, scoprendo così la presenza di Pfas nel proprio sangue, oggi si trovano senza alcuna indicazione, senza alcun genere di aiuto perché in assenza di un protocollo chiaro che indichi ai medici come intervenire, quali analisi prescrivere, come procedere. Dopo 4 mesi di attesa ci chiediamo quali azioni il sindaco e la giunta abbiano intrapreso per rispondere alla nostra richiesta. Da chi è composta la Commissione che si sta occupando di questo protocollo? Che funzioni hanno le persone che ne fanno parte? Questa Commissione sta collaborando con la Regione perché il protocollo sia allineato con quello per il biomonitoraggio? Quando potremo accedere ai documenti relativi al biomonitoraggio? Quando verrà informata la cittadinanza? Come Comitato a difesa dei cittadini, esigiamo la massima trasparenza dalla giunta comunale ed un’immediata risposta pubblica da parte del sindaco”.