L’Acqui va a Cherasco, e perde anche Morabito: stagione finita
Tempi di recupero non inferiori a 7-8 mesi. Merlo: "Con la Cheraschese dobbiamo essere cinici"
ACQUI TERME – Tre crociati e un interventi di ‘pulizia’ del ginocchio. In meno di un mese è l’infermeria a ‘dettare’, almeno in parte, la formazione dell’Acqui. Alla vigilia della trasferta a Cherasco la conferma dei timori dell’ultimo settimana: per Morabito, protagonista assoluto nel reparto arretrato, solidità ed esperienza al servizio della squadra, la stagione è finita e i tempi di recupero non sono inferiori a sette, otto mesi.
Non solo crociato, anche frattura del piatto tibiale, una somma di problemi che gli faranno saltare addirittura parte del girone di andata del prossimo campionato. Negli stessi giorni anche il verdetto per Francesco Martino, legamento ko e stop di molti mesi, come anche per Verdese. Come se non bastasse, l’intervento in artroscopia a Guglielmo Morganti obbliga a tenerlo a riposo per un mese. Così, Merlo, vede notevolmente ridotto il gruppo degli Under, una situazione che, oggi, fa salire le quotazioni di Ivaldi tra i pali, per avere qualche soluzione in più nei giocatori di movimento, sfruttando la buona vena realizzativa di Taddeo Martino e la spinta, in fascia, di Costa Pisani e Mazzarello. Sul ritorno di Bollino ancora punto interrogativo: l’esterno offensivo, classe 2002, ha svolto i primi due allenamenti della settimana in gruppo, «faremo una valutazione dopo la seduta di oggi, per capire se può avere spazio o se, invece, è consigliabile spostare il ritorno alla prossima in casa ».
La Cheraschese sembra uscita dal periodo negativo, «per caratteristiche riesce non far giocare bene le avversarie. Ha il quarto miglior attacco, perché davanti ha elementi pericolosi, ma ha subito gli stessi nostri gol, 31. Che sono tanti. Sta a noi limitare le opportunità e diventare, noi, più cinici».