Alessandria: “Pasti a domicilio per anziani: perché la Giunta dice no?”
La proposta del sindaco Cuttica di Revigliasco: "Il servizio funzionò egregiamente durante la pandemia"
La Lega propone di inserire all’interno del Dup del Comune di Alessandria, il Documento Unico di Programmazione triennale 2023-2025 in discussione in questi giorni tra Commissioni e Consiglio comunale, un emendamento a sostegno di anziani e disabili, con il ripristino del servizio pasti a domicilio che la giunta di centrodestra guidata dal sindaco Cuttica di Revigliasco istituì e sperimentò felicemente in emergenza covid. “Ma la maggioranza di centrosinistra – sottolinea il Carroccio con una nota – a sorpresa frena e sembra non ritenerla una priorità. L’auspicio è che il sindaco Abonante e la sua maggioranza possano ripensarci nell’interesse dell’intera città di Alessandria”.
“Sono meravigliato e amareggiato – commenta l’ex primo cittadino, oggi consigliere comunale – Non stiamo parlando di un provvedimento ideologico o di partito, su cui a volte può essere legittimo il gioco delle parti. In questo caso mi chiedo davvero quanti alessandrini possano essere contrari a tornare ad implementare un servizio mensa che funzionò egregiamente durante la pandemia e rappresentò un supporto e un sostegno, non solo materiale ma anche psicologico, per tante persone in difficoltà. Che, badate bene, ci sono ancora oggi come tre anni nella nostra città, e forse in numero ancora maggiore. La mensa a domicilio per anziani e disabili in difficoltà è servizio offerto da molti Comuni italiani, anche guidati dal centrosinistra, e oltre a garantire un sostegno importante a chi ha bisogno è anche un volàno occupazionale. Evidentemente però, se ad averlo ideato e a proporlo è la Lega, a chi governa oggi il comune di Alessandria non va bene”.