“A malincuore dobbiamo rinunciare al progetto d’accoglienza”
Il sindaco Martino: "Non abbiamo mai avuto problemi, ma per noi non più sostenibile"
ALICE BEL COLLE – “È una scelta che facciamo a malincuore, perché finora era sempre stato anche motivo di orgoglio per il nostro piccolo Comune. Dal punto di vista economico e gestionale, però, per noi era diventato un impegno non più sostenibile“.
C’è amarezza nelle parole di Gianfranco Martino, sindaco di Alice Bel Colle, il paese dell’Acquese in cui dal 2004 era attivo il progetto ‘Ponte’. Gestito dalla cooperativa CrescereInsieme (insieme al progetto ‘Pegaso’, destinato a richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale a cui aderiscono undici comuni della provincia) il sistema di accoglienza dava la possibilità a una ventina di migranti di alloggiare in sei alloggi del territorio comunale.
“Non abbiamo personale sufficiente”
Un modello di integrazione attivo da quasi vent’anni che finora era sempre risultato vincente. “Ci tengo a sottolineare – aggiunge Martino – che in tanti anni non abbiamo mai avuto problemi con le persone ospitate in paese. Anzi, si sono generate dinamiche e relazioni senza dubbio positive. Purtroppo, però, negli ultimi tempi la gestione della rendicontazione stava mettendo i nostri uffici in grosse difficoltà”. Le criticità principali, quindi, riguarderebbero in particolare la mancanza di risorse umane sufficienti da parte dell’ente locale. “Avere una sola persona che si deve occupare della rendicontazione di tutte le spese relative alla vita quotidiana di più di venti persone di certo non agevola l’attività ordinaria dell’amministrazione comunale”.
Il progetto ‘Ponte’ – il cui bando di finanziamento era valido per il biennio 20212022 – si è concluso lo scorso 31 dicembre, “si trattava, quindi, di decidere se rinnovare l’adesione al progetto anche quest’anno o meno, e in Consiglio è stato deciso di rinunciare. Ripeto, si tratta di un presa di coscienza sofferta, che mi rattrista anche a livello personale. Purtroppo, però, la dura realtà ci ha messo di fronte a una scelta diventata ormai necessaria”.
Il sindaco Martino, a ogni modo, non chiude alla possibilità di continuare a ospitare in paese altri richiedenti asilo, «ma con la titolarità progettuale della Provincia, in modo tale da non aver più l’onere della gestione della parte burocratica. Ho già comunicato la mia disponibilità all’ente territoriale”.