La scuola di San Defendente non trasloca: “Interventi su tre anni”
"Il trasferimento avrebbe comportato costi eccessivi. D'accordo anche i genitori"
ACQUI TERME – Cambio di programma: la scuola primaria di San Defendente non dovrà traslocare. Lo scorso anno l’ex amministrazione Lucchini aveva annunciato una serie di interventi che avrebbero riguardato l’istituto del Comprensivo 2 per adempiere all’ormai non più rimandabile adeguamento sismico e normativo dell’edificio.
Inizialmente l’intenzione era quella di trasferire aule, uffici, insegnanti, alunni e personale Ata nei locali dell’ex media ‘Bella’ in corso Roma 2 al termine dell’anno scolastico in corso per il tempo necessario allo svolgimento dei lavori. Una prospettiva tuttavia poco gradita alla nuova Giunta, che ha quindi optato per una soluzione alternativa.
«Ci siamo resi conto che spostare l’intero plesso sarebbe stato troppo dispendioso per le casse comunali. Sin dall’inizio – spiega il vice sindaco Alessandro Lelli, anche assessore ai Lavori Pubblici – ero molto scettico riguardo a questa soluzione, perciò ho fatto il possibile affinché si evitasse. Spostare la scuola avrebbe comportato interventi di adeguamento e messa a norma della sede temporanea pari a circa 300mila euro. A nostro parere una cifra eccessiva, se si tiene conto, tra l’altro, che sarebbero stati costi “a perdere” perché parliamo di un edificio che non è di proprietà comunale».
Un piano triennale
La ristrutturazione della scuola elementare che ha sede nel popoloso quartiere di San Defendente verrà quindi realizzata con intervalli temporali studiati in modo tale da procurare il minor disagio possibile all’attività didattica. «La parte di interventi più consistente prenderà il via in estate, a scuola chiusa, per concludersi prima dell’inizio del nuovo anno. Con la ditta che si è aggiudicata l’appalto (l’impresa Cavelli Costruzioni, ndr) abbiamo concordato un periodo di tre anni, entro i quali l’intera riqualificazione sarà portata a termine».
Quali sono, quindi, i lavori necessari all’adeguamento normativo della scuola? Prevista tutta una serie di revisioni strutturali che metteranno a norma l’edificio, «tra questi – sottolinea Lelli – la realizzazione di un ascensore interno, il rinnovo dei servizi igienici, l’installazione di scale antincendio esterne e infine la parte più “sostanziosa” del progetto, ovvero la costruzione di una nuova sezione di fabbricato su due piani, adiacente alla parte posteriore dell’istituto. Al piano terra verranno sistemati gli uffici amministrativi; nella parte superiore, invece, nuove aule e laboratori didattici».
“Anche i genitori sono d’accordo”
L’intero investimento prevede una spesa di 2 milioni e 200mila euro, finanziati per circa 1 milione e 900mila euro con i contributi in arrivo dal bando per l’edilizia scolastica (poi confluiti nel Pnrr) e per i restanti 300mila euro con risorse comunali. «In principio – commenta il vice sindaco – era previsto un contributo di 1 milione e 500mila euro, poi in seguito all’aumento del costo dei materiali ne è derivato un incremento economico di ulteriori 360mila euro».
Per la predisposizione dei lavori – che dovrebbero concludersi entro il 2025 – saranno necessari alcuni interventi di minore entità che prenderanno il via a breve, anche a scuola aperta. «Su questo aspetto – dichiara la dirigente scolastica Valeria Alemanni – voglio rassicurare le famiglie: prima di tutto verrà garantita la sicurezza degli alunni. Ci tengo poi a sottolineare che si tratta di una decisione presa in stretta sinergia con l’amministrazione comunale. Pensiamo che mantenere i bambini nel proprio ambiente di studio sia il modo migliore per garantire un sereno proseguimento dell’attività didattica. È una soluzione gradita anche agli stessi insegnanti».
Sul trasferimento in blocco della scuola, in effetti, da parte di alcuni genitori erano state manifestate non poche perplessità, «aver trovato una valida alternativa – conclude Alessandro Lelli – che sin dall’inizio ha avuto l’avallo del sindaco, ci rende perciò particolarmente soddisfatti».