Carnevale 2023: gli appuntamenti in provincia
Ecco tutti gli eventi in programma
Curiosità e tradizioni sulla giornata che precede la Quaresima
Oggi, 21 febbraio, è martedì grasso, la giornata che chiude la settimana del carnevale, solitamente celebrata con grandi feste e sfilate sia in Italia che nel resto del mondo. Ma non solo: è anche il giorno che segna l’arrivo della Quaresima, infatti il martedì grasso precede di un giorno il mercoledì delle Ceneri e i quaranta giorni prima della Pasqua.
Anche se il carnevale ha origini più antiche, la ricorrenza del martedì grasso nasce anche per mettersi in forze prima della Quaresima, un lungo periodo di penitenza e purificazione con digiuni e privazioni alimentari, preceduti da questa giornata in cui venivano consumati tutti i cibi più prelibati e grassi rimasti in casa. Proprio come la Pasqua, è dipendente da esso.
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L’usanza di mangiare i fritti il martedì grasso deriva dalla necessità di eliminare dalle case lo strutto, prima di iniziare la Quaresima. Come sappiamo, la tradizione italiana dei dolci di fritti di carnevale è molto prolifica, con prelibatezze di vario tipo come frappe, frittelle, castagnole e ravioli fritti.
Ma anche le specialità salate non sono da meno e sono variegate in ogni zona della penisola. A Napoli, oltre al sanguinaccio, si preparano le zeppole con la pasta cresciuta, mentre in Emilia si cucina lo gnocco fritto, prelibatezza formato street food a forma di rombo, fritta nello strutto e servita con salumi e formaggi. In Molise, invece, sono tipici i calcioni, dei grossi ravioli ottenuti da un impasto di farina e uova, farciti con ricotta, pecorino, prosciutto crudo e fritti in olio. In Puglia troviamo i panzerotti, calzoni ripieni di mozzarella e pomodoro, fritti in abbondante olio.