Treni per Brignole, in primavera (forse) arriverà la soluzione
Ancora senza esito gli incontri dei pendolari di Novi Ligure con le Ferrovie
NOVI LIGURE — Ancora senza esito le trattative tra le associazioni dei pendolari, Trenitalia, Rfi e Regione Liguria, per l’ormai annoso problema dei treni regionali che fanno capolinea a Genova Principe, anziché proseguire per la stazione di Brignole, a causa dei lavori del Terzo Valico. I pendolari novesi e della valle Scrivia protestano perché sono costretti a prendere al volo una coincidenza che da Principe li porti verso Brignole, quando ci riescono.
A giugno del 2022 l’Apn, l’associazione dei pendolari novesi presieduta da Andrea Pernigotti, aveva presentato alcune proposte per risolvere il problema, mai accolte. A Genova nei giorni scorsi c’è stato un nuovo vertice, ma ancora senza risultati soddisfacenti. All’incontro erano presenti Gabriella Rolandelli (Regione Liguria), Michele Rabino ed Ernesto Vizzo (Rfi), Giovanna Braghieri (Trenitalia), il sindaco di Ronco Scrivia Rosa Oliveri e lo stesso Pernigotti.
«Ci siamo presentati al tavolo con un ampio ventaglio di proposte – dice il portavoce dell’Apn – Ad esempio utilizzare il binario 11 di Brignole e il secondo tunnel nelle fasce orarie in cui non sono utilizzati per movimenti di cantiere, far arrivare a Brignole almeno il primo regionale del mattino (il 2113), rendere annuale il treno 12157 (è cancellato da giugno a settembre), anticipare di qualche minuto il treno 12015, usare gratuitamente il trasporto pubblico urbano fra Principe e Brignole, accedere ai treni Intercity tra le due stazioni senza pagare il supplemento, creare più coincidenze…».
Insomma, le soluzioni secondo l’Apn ci sarebbero e diventa urgente metterle in opera, anche perché per ora non c’è una data certa di fine lavori e di ripristino dei collegamenti tra Principe e Brignole. Rfi ha ventilato un possibile miglioramento della situazione a primavera inoltrata e la Regione Liguria ha dichiarato che vi saranno tavoli periodici di aggiornamento. Le prime risposte dovrebbero arrivare nel giro di un mese (ma dall’ultimo incontro ne sono passati sei).
«A questo punto ci aspettiamo a questo punto che Rfi e Trenitalia inizino a sottoporci le loro ipotesi di risoluzione – dice Pernigotti a nome dei pendolari novesi – Anche perché con la bella stagione la maggior presenza di viaggiatori impatterà negativamente su chi usa il treno per motivi di lavoro o di studio».